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37° Stormo

 
M.O.V.M.
 
 
Maggiore
 
 
Cesare
 
 
Toschi
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Il 37° Stormo è intitolato al Maggiore Cesare Toschi, eroe di Guerra della Seconda Guerra Mondiale, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. Nato a Portomaggiore il 22 maggio del 1906 venne assegnato al 37° Stormo come Ufficiale Pilota della Regia Aeronautica, Reparto che operò sin dall’inizio delle attività belliche in Sicilia utilizzando dei bimotori da bombardamento BR.20 “Cicogna”, il 19 novembre del 1941 proprio in una missione sul mediterraneo il Maggiore Toschi rimase ucciso. Leggendo la motivazione per cui gli è stata conferita questa alta onorificenza si può ben capire il modo in cui gli aviatori operavano in quel contesto, per dovere di cronaca la riportiamo nella versione integrale:
«Volatore e combattente incomparabile per perizia e audacia, prendeva parte a nuovo intenso ciclo operativo, dopo aver strenuamente combattuto su altro fronte. Seguito dagli agguerriti equipaggi, attaccava di notte con inflessibile decisione gli obiettivi di una base aeronavale nemica fortemente munita e difesa, dando nuove fulgide prove del suo alto valore e della sua purissima fede. Spronato dal sentimento del dovere, dall’orgoglio professionale e dalla dignità di soldato, sempre impavido ed instancabile, sempre primo a vivere il rischio delle missioni isolate notturne, si prodigava generosamente per la perfetta esecuzione di esse, pago soltanto di poter servire degnamente la Patria. Dopo un decollo notturno con sovraccarico, mentre si accingeva, in condizioni atmosferiche decisamente sfavorevoli, a ripetere una rischiosa missione, precipitava in mare immolando la vita in olocausto alla grande Madre.»
Il 37° Stormo dipende dal Comando delle Forze Aerotattiche di Attacco, di Ricognizione e della Difesa Aerea, la sua sede è a Milano, Comando alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore, esso è stato creato nel settembre del 2007 con la fusione di due distinti enti, il primo era il Comando delle Forze Aerotattiche di Attacco e Ricognizione con sede proprio a Milano e il secondo era il Comando delle Forze Aerotattiche della Difesa Aerea con sede a Bari.
La struttura del 37° Stormo Cesare Toschi è pressoché identica a tutti gli altri Reparti in seno all’Aeronautica Militare che si occupano della Difesa Aerea dello spazio aereo nazionale, a Trapani oggi troviamo due Gruppi di Volo: sono il 10° Gruppo CI (Caccia Intercettori) e il 18° Gruppo CI (Caccia Intercettori), un GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili preposto all’intera attività di manutenzione,di preparazione al volo dei velivoli e di supporto logistico per lo specifico Sistema d’Arma, per scoprire al meglio le caratteristiche di questi Reparti, vi rimandiamo a delle specifiche schede a cui si può accedere tramite dei link dedicati, inoltre per far fronte agli impegni assegnati al 37° Stormo esso si avvale anche del 437° Gruppo STO (Gruppo Servizi Tecnici Operativi) e del 537° Gruppo SLO (Gruppo Servizi Logistici Operativi), il GPF (Gruppo di Protezione delle Forze) e il Servizio Amministrativo, sono anche presenti sulla Base di Trapani il 6° Laboratorio Tecnico di Controllo, e la Squadriglia Telecomunicazioni, invece situazione caratteristica non comune agli altri Stormi il 37° ha anche alle proprie dipendenze il Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria ed il Distaccamento Aeronautico di Lampedusa.
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Sulla Base Aerea di Trapani trovano collocazione anche altri due enti, l’82° Centro CSAR (Combat - Search and Rescue) e la FOB (Forward Operating Base), che dipendendo logisticamente dalla struttura aeroportuale ma sono completamenti autonomi e rispondono direttamente ai propri Comandi. Il primo che andiamo a descrivere sinteticamente è l’82° Centro CSAR, reparto di volo che svolge attività di ricerca e soccorso sia sulla terraferma che sul mare, gli elicotteri operano in favore sia delle Forze Armate sia a favore della popolazione civile o delle unità navali in difficoltà, l’82°Centro dipende direttamente dal 15° Stormo (con sede a Pratica di Mare) e impiega l’elicottero HH 3F, possente elicottero con caratteristiche anfibie e particolarmente attrezzato per le ricerche in mare a largo raggio. L’altro ente è la FOB, distaccamento della NATO che supporta i regolari rischieramenti degli E 3A AWACS (Airborne Early Warning & Control Force) in servizio presso l’Alleanza Atlantica, solitamente la loro base stanziale è in Germania a Geilenkirchen, ma in base alle necessità di controllo dello spazio aereo in occasioni di esercitazioni o di gravi crisi essi vengono decentrati su basi aeree attrezzate ad hoc come Trapani oppure dislocate nei vari paesi aderenti al Patto Atlantico.
Come si poteva intuire dalle righe precedenti il 37° Stormo è uno dei reparti dell’Aeronautica Militare che assicura la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, in gergo tecnico questo servizio viene chiamato QRA (Quick Reaction Alert), il servizio viene svolto in alternanza agli altri Stormi AM preposti alla difesa dello spazio nazionale; il 37° con i suoi due Gruppi di Volo mette a disposizione i propri F 16ADF pronti a partire per un decollo immediato in qualsiasi condizione meteorologica.
Gli F 16ADF di Trapani vengono normalmente allertati da un sistema integrato di radar basati a terra ed in volo, e diretti dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Poggio Renatico (Ferrara), nella maggior parte dei casi intervengono per riconoscere o scortare aerei che non rispondono a prestabiliti requisiti, ma a volte possono decollare anche per casi reali. Uno dei casi più significativi degli ultimi anni si è verificato nell’ottobre 2006 quando un F 16ADF decollò per intercettare un velivolo civile turco in volo nello spazio aereo italiano con un dirottatore a bordo. Scattato l’allarme e dato l’ordine di “Scramble” (decollo immediato), il Boeing B 737 fu velocemente raggiunto ed accompagnato all’atterraggio sull’aeroporto di Brindisi senza ulteriori problemi.
Questa efficace attività di sorveglianza è il frutto di un addestramento quotidiano, che coinvolge tutto il personale della base, ma che cerca di non turbare la tranquillità della comunità locale, alla quale anche la gente del 37° Stormo con le proprie famiglie appartiene. A tale scopo sono state definite delle rotte di decollo e di atterraggio che evitano il sorvolo a bassa quota delle zone densamente popolate, e sono in vigore procedure anti-rumore che servono a minimizzare l’impatto acustico nei dintorni dell’aeroporto. Questo risultato è stato possibile grazie alle mille persone che lavorano presso lo Stormo, tutti volti a garantire la difesa del nostro spazio aereo nazionale ogni qualvolta l’aereo stacca le ruote da terra. Mille persone che operano per la sicurezza “in una città dove le luci non si spengono mai”, e senza essere notati dalle tante persone che ci vivono attorno, è la migliore attestazione della qualità del proprio lavoro.
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37 stormo image 9Il recente passato del 37° Stormo dopo la sua ricostituzione è sempre stato sinonimo di F 104 Starfighter, il “Cacciatore di Stelle” ha prestato servizio per quasi venti anni sulla base siciliana garantendo con onore il ruolo principale assegnatoli, dal 2003 con l’arrivo dei primi velivoli F 16 nell’ambito del programma “Peace Caesar” è iniziato il presente dello Stormo, non ci sentiamo di affermare anche il futuro in quanto il programma è in fase di chiusura (2012) e non è ancora chiaro quali sono i programmi definitivi che coinvolgono il Reparto dislocato in terra siciliana una volta che i “Falcon” saranno tornati negli “States”.
Per quanto riguarda un approfondimento sul leasing del caccia americano vi rimandiamo a prendere visione della sezione dedicata al GEA.
Dopo un primo periodo necessario per tornare ad essere Combat Ready con il nuovo velivolo sono ricominciate le attività addestrative con la partecipazioni a esercitazioni come la Spring Flag in Sardegna oppure le TLP (Tactical Leadership Programme) in Belgio prima, ora nella nuova sede in Spagna ad Albacete. I passaggi fondamentali del periodo F 16 sono stati nel 2006 con l’arrivo del secondo Gruppo di Volo, il 10° Gruppo “Francesco Baracca”, giunto a Trapani dopo la chiusura del 9° Stormo di Grazzanise, sempre nel 2006 la partecipazione alla prima Spring Flag dove i piloti dello Stormo hanno potuto confrontarsi con i colleghi israeliani, piloti di F 15I, ancora nel 2007 e 2008 sempre alle edizioni annuali della Spring Flag. L’edizione 2008 dell’importante esercitazione svoltasi a Decimomannu ha visto il Reparto superare brillantemente la VCO (Verifica della Capacità Operativa), una settimana in cui un team di valutatori inviati dal (COFA) Comando Operativo delle Forze Aeree di Poggio Renatico (Ferrara) valuta la capacità del Reparto di operare in scenari di crisi simulate. Rimanendo ancora nel 2008 la base aerea ha visto la conclusione dei lavori per una nuova sala operativa e della nuova torre di controllo, la nuova torre, che abbiamo avuto il piacere di visitare di persona, si può definire a tutti gli effetti un fiore all’occhiello dell’intera Aeronautica Militare, in quanto è caratterizzata da tutti gli apparati tecnologici caratteristici delle migliori strutture gestite da ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo), inoltre i controllori militari che gestiscono il traffico verso e da Birgi sono responsabili della gestione di una area che copre 80 miglia quadrate, controllando le aerovie di Palermo, Lampedusa e Malta.
Il 2009 è stato un anno molto intenso sotto l’aspetto addestrativo, oltre alla quotidiana attività due velivoli e venticinque membri tra piloti e specialisti hanno partecipato dal 15 al 29 maggio alla terza sessione annuale del Tactical Leadership Programme nella base aerea di Florennes, in Belgio, mentre un altro evento che ha avuto una notevole risonanza mediatica (di cui ho pubblicato un articolo ad hoc, visibile tramite questo link: 1.000 ore di volo sull'F 16, si è svolto l’8 giugno quando i due Comandanti di Gruppo hanno festeggiato il raggiungimento delle 1.000 ore di volo effettuate con il caccia F 16, evento che è stato ricordato realizzando due aerei dalla colorazione speciale, con i simboli caratteristici dei due Gruppi di Volo.
L’ultimo evento dell’anno si è svolto nel mese di luglio, quando nel tratto di mare antistante al Distaccamento Straordinario di Marausa (Trapani), è iniziata l’attività congiunta del 37° Stormo e dell’82° Centro CSAR, finalizzata all’addestramento all’uso dell’equipaggiamento di sopravvivenza in mare da parte del personale navigante e di quello appartenente alla categoria equipaggi fissi di volo.
Queste esercitazioni a Trapani raggiungono il massimo dell’efficacia in termini di ritorno addestrativo: nella stessa base operano infatti sia i Gruppi di Volo impegnati nel servizio di sorveglianza dello spazio aereo, sia i piloti che assicurano l’attività di ricerca e soccorso. E’ una realtà che permette con un rapido coordinamento di predisporre una missione nella quale si addestrano contemporaneamente i piloti da caccia del 10°e del 18° Gruppo, ed i piloti e gli aerosoccorritori dell’82° Centro, in uno scenario naturale che è quello utilizzato quotidianamente.
Infine non dimentichiamo che l’Aeroporto di Trapani Birgi con il suo Stormo, come già detto ora anche aperto al traffico civile, costituisce pertanto un fondamentale elemento per l’incremento economico dell’area, e anche un grande volano per l’economia della provincia, con i contratti di fornitura di servizi e le commesse di lavoro stipulate, e con le spese sostenute dalle famiglie del personale, che generano complessivamente un indotto economico di diversi milioni di euro all’anno.37 stormo image 10
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L’attuale Comandante del 37° Stormo è il Colonnello Bruno Strozza, egli ricopre questo incarico dal 9 luglio del corrente anno. Strozza è nato a Mondragone (Caserta) il 26 novembre del 1964; dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica si è arruolato in Accademia Aeronautica nel 1983 dove ha frequentato il corso Drago IV.
Una volta terminata l’Accademia il neo Sotto Tenente ha conseguito il brevetto di pilota militare su velivolo Aermacchi MB 339A, successivamente nel 1989 approda al 20° Gruppo del 4° Stormo per frequentare l’Unità di Conversione Operativa su velivolo TF 104G Starfighter, unità che prepara i piloti alla linea Starfighter della nostra Forza Aerea. Nel 1990 è stato assegnato al 9° Stormo di Grazzanise in provincia di Caserta dove ha svolto la maggior parte della sua carriera operativa volando per molto tempo con le “ali” del “famosissimo” 10° Gruppo “Francesco Baracca”, inoltre nel X gruppo ha ricoperto vari incarichi: Capo Nucleo Operazioni, Comandante della 84^, della 85^ e della 91^ Squadriglia, Capo Sezione Operazioni, Capo Ufficio Operazioni, sino ad arrivare all’apice della scala gerarchica in seno ad un Gruppo di Volo in qualità di Comandante, ruolo che ha svolto per quattro anni dal 2000 al 2004. In questo lungo periodo passato a Grazzanise Strozza a partecipato a tutte le operazioni svolte per conto della NATO in ex Jugoslavia e in Kosovo nelle varie missioni che si sono succedute per riportare la pace nei Balcani. La carriera post 9° Stormo vede la sua partecipazione al 7° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze nel 2004, mentre nel 2005 è stato designato come Comandante del 1° Comando Corso, corso che si svolge alla Scuola Guerra Aerea di Firenze; dopodichè in successione è stato Comandante Direttore della 1^ Direzione corsi dell’Istituto Superiore di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze Comandante del Reparto Servizi Tecnici Generali dell’Istituto Superiore di Scienze Militari Aeronautiche.
Nella sua lunga carriera il Colonnello è stato insignito delle seguenti onorificenze: medaglia militare aeronautica di lunga navigazione aerea, medaglia NATO per servizi resi nelle operazioni in ex Jugoslavia; medaglia NATO per servizi resi nelle operazioni in Kosovo; distintivo di bronzo per azioni belliche nella specialità “caccia”. Inoltre come consuetudine per gli Alti Ufficiali in servizio presso l’Aeronautica Militare Strozza ha conseguito la laurea in Scienze Aeronautiche presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Napoli).
Il Comandante ha al suo attivo più di 2.600 ore di volo principalmente su velivoli a reazione con la qualifica di Istruttore di Specialità, la maggior parte di queste ore di volo sono state svolte su velivoli MB 339A e CD, sul mitico “Starfighter” e sull’F 16 nelle varie versioni.
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Il 37° Stormo venne costituito il primo di aprile del 1939 sull’Aeroporto “Fortunato Cesari” di Lecce Galatina, l’originale denominazione era Bombardamento Terrestre.
Alle sue dipendenze al momento della costituzione il 37° Stormo poteva contare sul 54° e sul 55°Gruppo, il primo Gruppo era composto dalla 218^ e 219^ Squadriglia, il secondo composto dalla 220^ e 221^ Squadriglia, la dotazione iniziale era di nove velivoli da bombardamento Siai Marchetti SM.81, le attività del neo costituito Reparto iniziarono nel maggio del 1939.
La particolarità degli eventi storici che accompagnarono la nascita dello Stormo impose ai giovanissimi equipaggi la necessità di sottoporsi fin dall’inizio ad una dura ed intensa attività addestrativa culminata con la partecipazione alle esercitazioni aeronavali sul Mediterraneo svoltesi tra il 26 ed il 28 luglio sempre dello stesso anno, situazione assai particolare per le quali lo Stormo ricevette un encomio ufficiale.
Con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale lo Stormo iniziò subito le attività militari, nel frattempo la dotazione di velivoli si era notevolmente ampliata passando a 32 velivoli, sempre del tipo SM.81, la battaglia di Punta Stilo, località calabrese nei pressi di Catanzaro, fu il battesimo del fuoco del neo costituito Stormo, battaglia alla quale partecipò con quasi tutti i velivoli in dotazione denotando da subito un’alta efficienza operativa.
Il 37° Stormo nonostante avesse un’alta percentuale di giovani equipaggi fu uno dei primi Reparti che operavano nel settore mediterraneo ad attaccare le navi inglesi e australiane che facevano rotta verso il Golfo di Taranto con l’intento di sbarrare la “strada” alle navi della Marina Italiana di ritorno da un’importante missione. L’esito favorevole dello scontro ebbe un’importanza storica notevole per il prosieguo della guerra ed evidenziò in modo inequivocabile l’elevatissimo grado di perizia tecnico-professionale e la perfetta efficienza operativa raggiunta dagli equipaggi, come testimoniò, con rispetto ed ammirazione, lo stesso Ammiraglio Cunningham Comandante della Flotta Inglese nel Mediterraneo.
Nel luglio del 1940, all’indomani della battaglia di Punta Stilo, il 54° Gruppo viene trasferito a Benina (Bengasi), dove diventa autonomo.
In questo periodo viene riconosciuto allo Stormo anche la prima onorificenza alla Bandiera di Stormo con una Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Alla fine del mese di ottobre del 1940 fino all’aprile dell’anno successivo il Reparto opera contro la Grecia e nel frattempo vengono sostituiti gli usurati SM 81 con dei velivoli Fiat BR.20 denominati “Cicogna”. Conclusa con successo la Campagna di Grecia lo Stormo viene impegnato subito dopo nella breve Campagna di Jugoslavia.
Nel luglio dello stesso anno il 37° Stormo sull’Aeroporto di Lecce riceve la sua sospirata Bandiera di Guerra, nel successivo mese di ottobre viene trasferito in Sicilia dove viene impiegato in un’intensa attività di scorta a convogli, ricognizioni e ricerche di sommergibili in un nuovo ed importantissimo ciclo di operazioni aventi il duplice scopo di neutralizzare la minaccia bellica delle basi inglesi dislocate sull’isola di Malta, e di proteggere contemporaneamente i convogli che dalla Sicilia erano diretti verso l’Africa.
Proprio durante una di queste missioni cadde in combattimento il Maggiore Cesari Toschi al cui nome sarà intitolato, all’atto della ricostituzione, il 37° Stormo. Il 1941 è stato un anno molto intenso sotto l’aspetto bellico con attività di volo volte ad effettuare ben 736 bombardamenti diurni e 113 notturni.
Dopo una breve parentesi di impiego sulla base aerea di Lecce, alla fine del 1942 lo Stormo torna in Sicilia con alle dipendenze il solo 55° Gruppo, posizionandosi sull’Aeroporto di Castelvetrano con lo scopo di riprendere i bombardamenti contro Malta, la permanenza in Sicilia dura pochi mesi perché al reparto viene chiesto di nuovo di ritornare a Lecce, qui vi rimane solo per poche settimane perché all’orizzonte c’è un nuovo trasferimento questa volta a Reggio Emilia, in Emilia Romagna lo Stormo effettua la transizione sul velivolo CANT Z.1007bis Alcione, una volta terminata l’acquisizione del bombardiere trimotore verso la fine dello stesso anno il 37° vola verso la Sardegna, prima a Milis e poi a Decimomannu, qui vi rimane però per breve tempo in quanto il trasferimento successivo è sull’Aeroporto di Littoria (ora Latina), come si può ben capire in quei periodi i trasferimenti erano praticamente all’ordine del giorno, infatti un nuova casa aspetta lo Stormo, questa volta però è l’ultimo, in quanto il passaggio a Cameri coincide con la messa in “posizione quadro” che avviene il 15 luglio 1943.
La storia del 37° Stormo ricomincia in piena Guerra Fredda, anche se questa affermazione potrebbe essere giustamente contestata, in quanto a tutti gli effetti lo Stormo viene ricostituito ufficialmente il primo di ottobre del 1984, in effetti dagli anni cinquanta sino al 1984 i fatti storici coinvolgo solo la Base Aerea ma mi piace pensare che le due entità siano talmente legate che le considero come un soggetto unico.
Come abbiamo detto precedentemente i primi fatti della rinascita avvengono negli anni cinquanta, quando lo Stato Maggiore Aeronautica individuò la necessità di poter fruire di una base dislocata nella zona nord occidentale della Sicilia, dove rischierare a rotazione i reparti dell’AM per controllare il Canale di Sicilia e contrastare eventuali minacce aeronavali provenienti dal settore sud orientale del Mediterraneo. La location viene individuata in contrada Birgi, vicino Trapani, dove ebbe inizio subito la costruzione della nuova base, la nuova struttura viene intitolata al Tenente Livio Bassi, pilota trapanese decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare per le gesta compiute in Albania a bordo del suo aereo Fiat G.50 nel corso della Seconda Guerra Mondiale, il nuovo aeroporto dell’Aeronautica viene ufficialmente aperto il 21 novembre del 1961.
Il primo utilizzo massiccio della Base Aerea avviene dal 1971, in risposta a pericolosi stati di tensione nell’area e di fronte alla crescente corsa agli armamenti di alcuni paesi che si affacciano sul Mediterraneo, questo comporta però interventi dedicati per il potenziamento tecnico e logistico della struttura, inoltre sempre nello stesso periodo viene effettuato un primo rischieramento permanente con una cellula di Difesa Aerea, i velivoli e il personale vengono tratti a rotazione dagli Stormi ubicati al centro nord, inoltre si lavora per approntare uno schieramento di velivoli CB (Caccia Bombardieri), pronto ad assumere la completa operatività su Trapani Birgi in tempi estremamente ridotti.
Un altro passaggio fondamentale della base avviene il primo di settembre del 1983, in quella che era diventata ormai un’area a grande rischio per l’accrescersi delle tensioni e delle conflittualità, viene costituito a Birgi il NODA (Nucleo Operativo di Difesa Aerea), posto alle dipendenze del Comando del 36° Stormo con sede operativa di stanza a Gioia del Colle.
Il Nucleo Operativo viene dotato di velivoli F 104S ed opera fino al primo di ottobre del 1984, lo stesso giorno con la ricostituzione del 37° Stormo e del 18° Gruppo il NODA cessa di esistere, trasferendo al neo ricostituito soggetto i propri compiti.
Solo cinque mesi più tardi, quindi siamo nel marzo del 1985 con la presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e del Ministro della Difesa, nel corso di una solenne cerimonia, il Reparto riceve la gloriosa Bandiera di Guerra del 37° Stormo.
Conclusa la fase di ricostruzione, lo Stormo inizia la sua attività operativa nell’area del Mediterraneo e nei primi mesi del 1986, durante la crisi libica lo Stormo viene impegnato intensamente in operazioni di scorta ai velivoli civili diretti alle isole minori e alla protezione delle navi impegnate nell’area. In questi anni appena trascorsi la Base di Trapani Birgi e il 37° Stormo vivono uno dei momenti di massimo lustro della loro esistenza e diventano a pieno titolo dei capisaldi della Difesa Aerea nazionale sul fianco sud dell’Italia e dell’Alleanza Atlantica.
Dopo la crisi libica un altro impegno molto importante per il 37° è stata l’operazione “Allied Force” in Kosovo nel 1999 quando i “104” con il simbolo della “Cicogna” partecipano al servizio di allarme dalle basi dell’Adriatico.
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L'autore desidera ringraziare il Col. Strozza, T.Col. Maggiore, T.Col. Ferrara, T.Col. Di Battista, Magg. Catucci,
Magg. Romeo, M.llo Meloni e il M.llo Avellone 
Inoltre per la perfetta collaborazione uno speciale ringraziamento all'Ufficio Pubblica Informazione (SMA Roma) 
Foto e testo di Giorgio Ciarini 
Ottobre 2009 

 

English translation by Frank McMeiken

37° Stormo

The 37° Stormo is named after Maggiore Cesare Toschi, a hero of the Second World War, and a posthumous holder of the Medaglia d’Oro al Valor Militare. Born in Portomaggiore on 22 May 1906, he was assigned to the 37°Stormo as an Officer Pilot of the Regia Aeronautica, and served with the unit in Sicily from the beginning of combat operations, flying the twin-engined BR 20 “Cicogna” bomber. On 19 November 1941 Maggiore Toschi lost his life while flying a mission over the Mediterranean. Reading the commendation that led to the award of this, Italy’s highest honour, gives a clear picture of the way in which the aviators were operating during the period, and the motivation reads as follows:
“A flier and fighter incomparable in terms of skill and bravery, he took part in a new intense operational tour after having fought strenuously on other fronts. Followed by his determined crew, he attacked, by night, and with unswerving dedication, targets on a heavily armed and well defended enemy air and sea base, furnishing more proof, if it was needed, of his extreme valour and his pure faith. Driven by the sentiments of duty, professional pride, and the dignity of a soldier, always unflustered and untiring, and always the first to volunteer to run the risk of solo night attack missions, he selflessly celebrated their perfect execution, asking only the reward of being able to worthily serve his Nation. After an over-weight night take-off, and trying, in appalling weather conditions, to repeat a risky mission, he crashed at sea, sacrificing his life in the holocaust of the mother of fortune.”
Today the 37° Stormo reports to the Comando delle Forze Aerotattiche di Attacco, di Ricognizione e della Difesa Aerea (Headquarters of the Attack, Reconnaissance, and Air Defence Tactical Air Forces), which is based in Milano. This Comando is parented by the Capo di Stato Maggiore, and was created in September 2007 through the fusion of two distinct organisations. The first was the Comando delle Forze Aerotattiche di Attacco e Ricognizione, which was housed in Milano, while the second was the Comando delle Forze Aerotattiche della Difesa Aerea, which was located in Bari.
The structure of the 37° Stormo “Cesare Toschi” is more or less identical to that of the other units of the Aeronautica Militare which are engaged in the air defence of Italian national airspace. At Trapani today we find two Gruppi di Volo, the 10° Gruppo CI (Caccia Intercettori – Interceptor Fighter) and the 18° Gruppo CI (Caccia Intercettori), and the GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili – aircraft maintenance squadron) tasked with the full range of maintenance operations, the pre-mission preparation of aircraft, and logistical support of the compete weapon system. To best understand the characteristics of these units, the reader should follow the dedicated links which will bring up specific pages outlining their roles. To further assist the 37° Stormo in the performance of its duties, the unit also parents the 437° Gruppo STO (Gruppo Servizi Tecnici Operativi operational technical services gruppo), the 537° Gruppo SLO (Gruppo Servizi Logistici Operativi – operational logistical services gruppo), the GPF (Gruppo di Protezione delle Forze – base defence gruppo) and the Servizio Amministrativo (administration service). Also housed on the Trapani base are the 6° Laboratorio Tecnico di Controllo (technical control laboratory) and the Squadriglia Telecomunicazioni (telecommunications flight). A characteristic which is not shared by other Stormi is the fact that the 37° also parents the Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria and the Distaccamento Aeronautico di Lampedusa, two detachments which support AM operations on the two Mediterranean islands.
The Base Aerea di Trapani also house another two units, the 82° Centro CSAR and the FOB (Forward Operating Base), which report logistically to the airbase structure but which are completely autonomous, and are parented directly by their own commands. The first, which we will cover succinctly, is the 82° Centro CSAR (Combat Search and Rescue), a flying unit which conducts search and rescue both on land and over the sea. Its helicopters operate on behalf the armed forces, maritime traffic in difficulty, and the civilian population. The 82° Centro reports directly to the 15° Stormo (which is based at Pratica di Mare), and operates the HH 3F helicopter, a powerful machine with amphibious capabilities and is particularly suited to long-range maritime search and rescue. The other unit is the FOB, a NATO detachment which supports the regular deployments of the E 3A AWACS (Airborne Early Warning & Control Force) which serve with the Atlantic Alliance. Usually, their main base is in Germany, at Geilenkirchen, but if operational requirements necessitate the monitoring of airspace on the occasions of exercises or during grave crises, they are deployed to suitably prepared ah-hoc bases such as Trapani, or others situated amongst the various nations which adhere to the Atlantic pact.
As can be deduced from the preceding lines, the 37° Stormo is one of the units of the Aeronautica Militare which guarantees the surveillance and defence of Italian sovereign airspace on a 24-hours basis 365 days of the year: in technical jargon this service is known as QRA (Quick Reaction Alert). The service is provided on an alternating basis with the other Stormi of the AM assigned to the national air defence role; the 37°, with its two Gruppi di Volo, maintains its F 16ADF at readiness for an immediate take-off in any meteorological conditions.
The F 16ADF at Trapani are normally alerted by an integrated land based and airborne radar system, and are controlled by the CAOC (Combined Air Operation Centre) at Poggio Renatico (Ferrara). In the majority of cases they intervene to identify or escort that fail to respond to the established communication protocols, but on occasions they can be scrambled for real missions. One of the most significant cases in recent years occurred in October 2006 when an F 16ADF was scrambled to intercept a Turkish civilian aircraft which had flown into Italian airspace with a highjacker on board. On the alarm being raised and a “Scramble” (immediate take-off) ordered, the Boeing B 737 was quickly reached, and was accompanied to a landing at Brindisi airport with no further problems.
This capable surveillance activity is the result of constant training, involving all the personnel of the base, but which also tries not to disturb the tranquillity of the local community, of which the personnel of the 37° and their families are a significant part. To achieve this there are standard departure and arrival routes which avoid the low-altitude overflight of densely populated areas, coupled with anti-noise procedures which serve to minimise the acoustic impact on the airfield’s surroundings. This result has been made possible through the efforts of the thousand or so people who work in the Stormo, all focussed on guaranteeing the air defence of Italian airspace on every occasion that the wheels leave the runway. These thousand persons work for collective security “in a city where the lights never go out”, and without it being realised by the majority of the people who live nearby, it is the best affirmation of the quality of their work.
Following its re-constitution, the recent past of the 37° Stormo has been synonymous with the F 104 Starfighter. This aircraft served for nearly twenty years on the Sicilian base, performing with honour its principal assigned duties. From 2003, with the arrival of the first F 16 aircraft under the “Peace Caesar” programme, the Stormo’s “present” commenced. We are unable to determine what the future will hold, as the programme is approaching termination (2012), and it is not yet clear what definitive programmes will involve the unit based in Sicily once the “Falcons” have returned to the “States”.
For a more in-depth examination of the “leasing” process for the American fighter, the reader should turn to the section of this report dedicated to the GEA.
Following an initial period necessary to regain Combat Readiness on the new aircraft, training activities were resumed, with participation in exercises such as Spring Flag in Sardegna and the TLP (Tactical Leadership Programme), initially in Belgium, and now in its new home in Spain, at Albacete. The fundamental milestones in the F 16 period occurred in 2006 with the arrival of a second Gruppo di Volo, the legendary 10° Gruppo “Francesco Baracca”, which arrived at Trapani following the closure of the 9°Stormo at Grazzanise. 2006 also saw participation in the first Spring Flag, where the pilots of the Stormo were able to match themselves against Israeli colleagues flying the F 15I, while in 2007 and 2008 the unit took part in the annual editions of Spring Flag. The 2008 version of this important exercise, held at Decimomannu, saw the 37° brilliantly pass its Verifica della Capacità Operativa (VCO – Verification of Operational Capability), a week during which a team of evaluators sent from the Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA) at Poggio Renatico (Ferrara) audited the capacity of the unit to operate in simulated crisis scenarios. Staying in 2008, the base also saw the conclusion of works on a new operations room and the new control tower. This new ATC facility, which were had the pleasure to visit in person, could be defined as one of the most outstanding assets of the entire Aeronautica Militare, as it is characterised by technology that matches the best available to the facilities managed by ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo – the Italian state ATC agency. The controllers, who manage the traffic inbound to and outbound from Birgi are responsible for an area covering 80 square miles, and control the airways to Palermo, Lampedusa and Malta.
2009 was a very intense year in terms of the training aspect, and beside the routine activities, two aircraft and twenty five staff, including both pilots and engineers, took part between 15 and 29 May in the third annual session of the Tactical Leadership Programme at the Florennes air base in Belgium. A further event which attracted significant media attention (the subject of an article published by me, and visible through this link: 1.000 flight hours on the F 16, was staged on 8 June when the two Comandanti di Gruppo celebrated the milestone of 1,000 flying hours recorded by the F 16 fighter, an event that was celebrated by the production of two aircraft in special colours, each carrying the characteristic insignia of one of the two Gruppi di Volo.
The final event of the year took place in the month of July, when in the stretch of sea off the Distaccamento Straordinario di Marausa (Trapani) – a detachment of the air base – joint activities were initiated between the 37° Stormo and the 82° Centro CSAR, intended to provide training in the use of maritime survival equipment for the Stormo’s aircrew and for the non-pilot aircrew of the HH 3F.
These exercises at Trapani deliver maximum efficiency in terms of training return: both Gruppi di Volo operate, in fact, from the same base, and the pilots provide both airspace protection and deliver search and rescue capability. It is a reality which permits the rapid arrangement of a mission in which the fighter pilots of the 10° and 18° Gruppo, and the pilots and air rescue crew of the 82° Centro, can train together in a natural scenario, and one which can be utilised daily.
Finally, it should not be forgotten that Trapani Birgi airfield, with its Stormo, and the fact that it is open to civilian traffic, constitutes a fundamental element in the economic regeneration of the area, and makes a significant contribution to the economy of the province, with contracts for the supply of services and locally contracted work. These factors, coupled with the expenditure by the families of the base personnel, generate an overall economic benefit worth several million euros every year.

Comandante


The present Comandante of the 37° Stormo is Colonnello Bruno Strozza, who has held this role from 9 July 2009. Strozza was born at Mondragone (Caserta) on 26 November 1964; after being awarded a diploma in sciences, he entered the Accademia Aeronautica in 1983 as a participant in the Drago IV course.
At the conclusion of his permanence at the Accademia the new Sotto Tenente gained his Brevetto di Pilota Militare on the Aermacchi MB 339A aircraft, and subsequently, in 1989, joined the 20° Gruppo of the 4° Stormo to undergo operational conversion onto the TF 104G Starfighter, used by the unit to prepare Italian pilots for service with the Starfighter fleet. In 1990 he was posted to the 9° Stormo at Grazzanise in the province of Caserta, where he has spent the greater part of his operational career flying for a long time with the “famosissimo” 10° Gruppo “Francesco Baracca”. Within the X Gruppo, he has performed a variety of duties: Capo Nucleo Operazioni (Chief of the Operations Cell), Comandante of the 84^, 85^ and 91^ Squadriglia, Capo Sezione Operazioni (Chief of the Operations Section), Capo Ufficio Operazioni (Chief of the Operations Office), and finally arrived at the apex of the staffing structure of a Gruppo di Volo on becoming the Comandante, a role which he performed for four years between 2000 and 2004. In this long period spent at Grazzanise Strozza participated in all the operations conducted on behalf of NATO in the former Jugoslavia and in Kosovo, undertaking mission which were successful in bringing peace to the Balkans. His post-9° Stormo career saw him pass through the 7° Corso Superiore of the Stato Maggiore Interforze in 2004, while in 2005 he was appointed Comandante of the 1° Comando Corso, a course which was undertaken at the Scuola Guerra Aerea in Firenze; after this he served, in sequence, as Comandante Direttore of the 1^ Direzione Corsi of the Istituto Superiore di Scienze Militari Aeronautiche in Firenze, and Comandante of the Reparto Servizi Tecnici Generali of the Istituto Superiore di Scienze Militari Aeronautiche.
In his long career the Colonnello has been awarded the following honours: the medaglia militare aeronautica di lunga navigazione aerea, the NATO medal for operations over the former Jugoslavia; the NATO medal for service in the Kosovo operations; the bronze medal for fighter combat operations. Furthermore, as common to all senior officers of the Aeronautica Militare, Strozza has achieved a degree in Aeronautical Sciences from the Accademia Aeronautica at Pozzuoli (Napoli).
The Comandante has flown more than 2,600 hours, principally on jet aircraft, and is qualified as an Istruttore di Specialità – role instructor. The majority of these flying hours were undertaken in the MB 339A and CD, in the mythical “Starfighter”, and in the F 16 in its various versions.

History


The 37° Stormo was constituted on April 1, 1939 at the Aeroporto “Fortunato Cesari” at Lecce Galatina, its original role classification being Bombardamento Terrestre – land bomber.
At the time of its creation with 37° Stormo took control of the 54° and 55°Gruppo: the former was composed of the 218^ and 219^ Squadriglia while the 55° Gruppo comprised with 220^ and 221^ Squadriglia. The initial equipment comprised nine Siai Marchetti SM.81 bomber aircraft, and the new unit commenced flying operations in May 1939.
The significant historical background which accompanied the creation of the Stormo imposed on the young aircrew the necessity to throw themselves, right from the beginning, into an hard and intense period of training, culminating in participation in the air-sea exercises in the Mediterranean between 28 and 28 July of the same year, a situation so particular that the Stormo received an official citation.
At the start of the Second World War the Stormo quickly initiated combat operations. In the meantime, the air assets assigned had been considerably expanded, with the unit operating 32 aircraft, all SM.81. The battle of Punta Stilo, a promontory on the Calabrian coast near to Catanzaro, was the baptism of fire for the newly formed Stormo, a battle in which it participated with nearly all the aircraft it had on charge, providing an early indication of high operational efficiency.
The 37° Stormo, despite being assigned a very high percentage of inexperienced aircrew, was one of the first units operating the Mediterranean theatre to attack British and Australian shipping heading towards the Gulf of di Taranto with the intention of blocking the path of Marina Militare warships returning from an important mission. The successful outcome of the clash was of significant importance to the conduct of the war, and was unequivocal evidence of the high technical, professional, and operational standards achieved by the crews, who earned the respect and admiration of Admiral Cunningham, the Commander of the British Mediterranean Fleet.
In July 1940, on the eve of the Battle of Punta Stilo, the 54° Gruppo was transferred to Benina (Benghasi), where it became autonomous.
In this period the Stormo was issued its first honour, when the Bandiera di Stormo (standard) was awarded the Medaglia d’Argento al Valor Militare (silver medal for military valour).
From the end of the month of October 1940 until the April of the following year the unit flew missions on the Greek front, having in the meantime replaced its worn out S 81 with Fiat BR.20, known as the “Cicogna”. With the successful conclusion of the Greek campaign, the Stormo was quickly redeployed to participate in the campaign in Jugoslavia.
In July of the same year the 37° Stormo, now at Lecce airfield, received its long awaited Bandiera di Guerra (Standard), and in the following October was relocated to Sicily from where it initiated an intense period of activity, escorting convoys, conducting reconnaissance, and submarine hunting. This new and important operational cycle had the dual intention of neutralising the threat posed by the British bases on the island of Malta, and protecting at the same time the Italian convoys sailing between Sicily and North Africa.
It was during one of these combat missions that Maggiore Cesari Toschi lost his life, and whose name was given to the Stormo on the occasion of its reconstitution. 1941 was a very intense year in terms of combat operations, with flying activity including 736 daylight bombing raids, and 113 night attacks.
After a brief period of operations from Lecce airfield, at the end of 1942 the Stormo returned to Sicily, controlling only the 55° Gruppo, and based at Castelvetrano airfield. Its task was to resume bombing raids on Malta. The stay in Sicily lasted only a few months, as the unit was ordered once again to return to Lecce: it remained in Puglia for only a few weeks, as a new transfer was on the horizon, this time north to Reggio Emilia, in Emilia Romagna. Here the Stormo underwent conversion onto the CANT Z.1007bis Alcione bomber. Once the conversion onto the trimotor was complete, towards the end of the same year the 37° flew south to Sardegna, initially to Milis and later to Decimomannu. It remained here for a short time, and its subsequent redeployment was to Littoria airfield (now Latina). As can easily be imagined, as the Italian was situation deteriorated, transfers between bases became the order of the day, and, in fact, a new home for the Stormo had been selected. On this occasion, however, the move was to be its last, as the arrival at Cameri coincided with the passage of the unit into “posizione quadro” (cadre status), which occurred on 15 July 1943.
The history of the 37° Stormo resumes at the height of the Cold War, although this statement could be justifiably contested, as in actual fact the Stormo was officially reconstituted on 1 October 1984: in effect, from the fifties until 1984 the historical facts are related to the base alone, but I feel that the connection between base and unit is so close that the two are inextricably linked into a single subject.
As we have already noted, the first steps in the revival of the Stormo occurred in the fifties, when the Stato Maggiore Aeronautica identified the necessity to possess a base located in North Western Sicily where it could station, on rotation, units of the AM tasked with the control of the Straits of Messina and to counter possible air-sea threats emerging from the South Eastern area of the Mediterranean. A location was identified in the Birgi contrada, near Trapani, and construction quickly commenced of a new base. This new structure was named in memory of Tenente Livio Bassi, a Fiat G.50 pilot from Trapani who received the Medaglia d’Oro al Valor Militare for his combat service in Albania during the Second World War. The new Aeronautica airport was officially opened on 21 November 1961.
The first significant utilisation of the air base occurred in 1971 as a response to the dangerous state of tension created by an increasing arms race between nations bordering the Mediterranean. This resulted in further construction, reinforcing the technical and logistical facilities on the base, and these supported in the same period an initial permanent detachment of air defence assets. The aircraft and personnel were drawn from Stormi located in Central and Northern Italy. Moreover, work was undertaken to prepare for a detachment of CB (Caccia Bombardieri – fighter bomber) aircraft, ready to assume complete operational capability at Trapani Birgi in an extremely short time.
Another fundamental moment for the base occurred on 1 September 1983, when, in what had by now become a region of significant risk due to increasing tension and potential conflict, Birgi witnessed the constitution of the NODA (Nucleo Operativo di Difesa Aerea – Air Defence Operations Cell), placed under the control of the Comando 36° Stormo, and based operationally at Gioia del Colle.
The Nucleo Operativo was equipped with F 104S aircraft and operated as such until 1 October 1984, the day of the re-constitution of the 37° Stormo and the 18° Gruppo. The NODA ceased to exist, transferring its roles to the newly reformed unit. Only five months later, in March 1985, in the presence of the Capo di Stato Maggiore of the Aeronautica Militare and the Minister of Defence, during a solemn ceremony the unit was re-delivered the glorious Bandiera di Guerra of the 37° Stormo.
With the conclusion of the reconstruction phase, the Stormo commenced operational activities in the Mediterranean area, and in the early months of 1986, during the Libyan crisis, the Stormo was intensely involved in escorting civilian aircraft to the smaller Italian islands, and in protecting the warships deployed to the area. In these years the base at Trapani Birgi and the 37° Stormo passed through one of the most illustrious periods in their existence, and became one of the most important pillars of Italian air defence in the south of Italy, and on the southern flank of the Atlantic Alliance.
After the Libyan crisis, a further important task for the 37° was participation in Operation “Allied Force” in Kosovo in 1999, when the “104” wearing the “Cicogna” emblem provided an alert service from the bases bordering the Adriatic.

Special thanks to the Col. Strozza, Lt.Col. Maggiore, Lt.Col. Ferrara, Lt.Col. Di Battista, 
Maj. Catucci, Maj. Romeo, Warrant Officer Meloni and the Warrant Officer Avellone. 
Also for the perfect partnership a special thanks to the Office Public Information (SMA Roma) 
Images and text by Giorgio Ciarini 
October 2009