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Ci sono delle forze aeree che si possono definire con un pò d’ironia “riservate”; partecipano raramente ad eventi internazionali come manifestazioni aeree o esercitazioni, non divulgano notizie o quanto meno foto, rispondono negativamente alle domande di visita delle proprie basi aeree tirando in ballo perfino la costituzione del paese che vieterebbe l’ingresso agli stranieri in queste istituzioni.
Una di queste è la Tunisian Air Force o Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Tunisiyya.
A volte però un evento ci può aiutare a raccogliere foto e informazioni. E l’evento c’è stato, ma è mancato poco che il Covid 19 annullasse anche quello. Parlo dello IADE 2020, tenuto all’aeroporto di Djerba Zarziz dal 4 all’8 marzo pochi giorni prima che le frontiere si chiudessero o quantomeno divenissero difficili da superare.
La Tunisian Air Force ha partecipato all’evento di marzo come era previsto anche se in modo decisamente limitato.
Alla mostra statica era presente un C 130J-30 dello Squadron 11, ed un Bell OH 58D “Kiowa” del neo costituito Squadron 37 schierato nella nuova base di Gabes, potenziata per sorvegliare il non lontano confine libico. La partecipazione al flying display si è poi limitata ad un passaggio di un paio di L 59T insieme ad un F 5F biposto che ha mostrato una pancia decorata con i colori nazionali. Un UH 60M ha poi lanciato una mezza dozzina di paracadutisti e si è limitato ad eseguire una “scampanata” mentre rientrava al suo parcheggio ben lontano dal pubblico.
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Anche questo velivolo rappresentava una novità assoluta perche lo Squadron 36 ha ricevuto di recente almeno sei “Black Hawk” sempre nel quadro di una sorveglianza ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) dei confini.
E’ stato possibile poi fotografare altri velivoli della flotta aerea militare della Tunisia perché impegnati in servizi legati al salone aereonautico, in numerosi voli VIP prima della cerimonia inaugurale e fra l’altro nel volo che ha portato a Djerba la Banda della Forza Aerea. In pratica è stata impegnata nei collegamenti con Tunisi l’intera flotta da trasporto, i Let 410UVP, uno degli ultimi C 130H ancora operativo ed i due nuovi C 130J-30 “Super Hercules”.
La Tunisian Air Force nacque ufficialmente nel 1959, ma solo l’anno dopo ricevette il primo velivolo, un Saab 91 Safir degli otto ordinati, seguito da alcuni MD315 Flamant francesi e da una dozzina degli immancabili T 6 Texan. I primi elicotteri furono degli Alouette II. Seguirono i primi jets da combattimento, alcuni F 86F, negli anni 50 all’avanguardia nella Difesa Aerea.
Importanti negli anni 70 furono le forniture dall’Italia, per la precisione una decina di Siai 260CT come trainer più una dozzina di Siai 260WT, la versione da attacco del piccolo monomotore.
La linea di volo si arricchì poi dei jet Macchi 326B (otto) addestratori avanzati, e di una dozzina di Macchi 326KT nella versione d’attacco..
In seguito fu acquistato negli Stati Uniti il velivolo che da anni rappresenta l’ossatura della prima linea della aviazione del paese nordafricano, il Northrop F 5E/F Tiger II in una dozzina di esemplari.
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Ultimi fast-jets ad arrivare in Tunisia sono stati 12 Aero L 59T di provenienza cecoslovacca, nel 1995.
Nei trasporti i tunisini si sono rivolti alla Lockheed Martin acquisendo nel tempo il C 130B (otto), l’H (quattro) e per ultimi nel 2013/14 due C 130J-30. Come trasporto medio si utilizzano anche un paio di Let 410 e pare ancora il Siai 208 come liason aircraft.
Nel settore dell’ala rotante, dopo l’arrivo degli Alouette II/III, sono stati acquistati una decina di Sikorski HH 3E che hanno affiancato alcuni Puma. Presente anche la famiglia “Huey” come gli UH 1H ed N, oltre ad un certo numero di AB 205. Risultano in linea anche alcuni AS350, oltre ad alcuni Bell 412 di provenienza canadese.
Ultimo assetto a comparire quello ISR, con l’arrivo di 24 OH 58D “Kiowa” e di una dozzina di UH 60M, tutti ex United States Army, nel quadro della collaborazione con il Governo statunitense nella lotta contro il terrorismo islamista.
E’ stato possibile compilare un ordine di battaglia attendibile, chiedendo ai vari graduati di ogni livello della Forza Aerea, peraltro molto disponibili a fornire informazioni; questi dati si sono rilevati spesso diversi da quelli noti da tempo e consultabili nei siti specializzati.
Le basi aeree di schieramento sono una mezza dozzina, sparse in tutto il paese:

Bizerte “Sidi Ahmed” Air Base
15Sq F 5E/F
21Sq C130B/H

Bizerte “Pointe Karoube” Air Base
32Sq AB 205
36Sq UH 60M

Tunis Cartagine Air Base
11Sq C 130J-30
12Sq Let 410UVP
35Sq AB 412

Sfax Thyna Air Base
13Sq L 59T
14Sq SF 260CT/W
31Sq AS350, AB 205

Gafsa Air Base
34Sq Bell OH 58D

Gabes Air Base
37Sq OH 58D
36Sq UH 60M

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Gli Stati Uniti hanno partecipato con un C 130J-30, tail code RS dell’86 OG di Ramstein (Germania), oltre ad un P 8A “Poseidon” del VP-4 della United States Navy proveniente dalla Naval Air Station Whidbey Island, Oak Harbor, Washington.
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L’Air Display è stato quantitativamente un pò scadente ma la qualità delle esibizioni è stata decisamente molto alta.Solo Turk: con un F 16C Block40 del Filo 141, si esibisce in “Solo” dal 2009. A Djerba le macchine erano due (una di riserva) e per appoggio erano stati programmati ben quattro voli di Hercules del 222 Filo. Uno dei tre visti a Djerba, un vecchio C 130B, sfoggiava l’aggressiva immagine di un rinoceronte sulla deriva di coda, sembra per commemorare le 222.0000 ore di volo del reparto.
Dei due piloti che si alternavano il Cap.Serdar Dogan ha impressionato per la padronanza della macchina.
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Una Pattuglia Acrobatica, i “Saudi Hawk” ed un solo display, il “Solo Turk”, hanno occupato per cinque giorni il tempo dedicato alle esibizioni in volo con manovre spettacolari
La formazione dei “Saudi Hawks” è composta da sette BAE Hawks Mk65 dell’88Sq dell’Aviazione saudita, dal 1998 partecipa agli Air Shows di tutto il mondo. Il programma attuale è ispirato a quello dei “Red Arrows” e presenta figure spettacolari che sono apparse molto suggestive con lo sfondo delle palme di Djerba. Accattivante anche la colonna sonora di musica araba diffusa dagli altoparlanti durante l’esibizione.
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L'autore desidera ringraziare il Col. Mohamed Hajem della Forza Aerea tunisina
Foto e testo di Elio Viroli
Marzo 2020

English translation

There are air forces that can be defined with a bit of irony "reserved"; rarely participate in international events such as aerial demonstrations or exercises, do not divulge news or at least photos, They respond negatively to requests to visit their air bases, even involving the constitution of the country which would prohibit foreigners from entering these institutions.
One of these is the Tunisian Air Force or Al Quwwat al-Jawwiya At'Tunisia.
Sometimes, however, an event can help us to collect photos and information. And the event happened, but it was a short while before Covid 19 canceled that, too. I am talking about IADE 2020, which was held at Djerba Zarziz airport from 4 to 8 March a few days before the borders closed or at least became difficult to cross.
The Tunisian Air Force participated in the March event as planned, albeit in a very limited way.
At the static exhibition there was a C130J-30 of Squadron 11, and a Bell OH 58D "Kiowa" of the newly formed Squadron 37 deployed in the new base of Gabes, enhanced to guard the not far Libyan border. Participation in the flying display was then limited to a passage of a pair of L 59T along with a two-seater F 5F that showed a belly coloured with national colors. A SH 60M then launched half a dozen paratroopers and simply performed a "jingle" while returning to its parking lot well away from the public.
Also this aircraft was an absolute novelty because Squadron 36 has recently received at least six "Black Hawk" always in the framework of a surveillance ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) of the borders.
It was then possible to photograph other aircraft of the military air fleet of Tunisia because they were engaged in services related to the air show, in numerous VIP flights before the inaugural ceremony and among other things in the flight that led to Djerba the Air Force Band. In practice, the entire transport fleet, the Let 410UVP, one of the last C 130H still operational and the two new C 130J-30 "Super Hercules" were engaged in the connections with Tunis.
The Tunisian Air Force was officially born in 1959, but only a year later received the first aircraft, a Saab 91 Safir of the eight ordered, followed by some French MD315 Flamant and a dozen of the unmissable T 6 Texan. The first helicopters were the Alouette II. Followed the first combat jets, some F 86F, in the 1950s at the forefront of Air Defense.
Important in the 70s were supplies from Italy, to be precise about ten Siai 260CT as a trainer plus a dozen Siai 260WT, the attack version of the small single-engine.
The flight line was then enriched by Macchi 326B jets (eight) advanced trainers, and a dozen Macchi 326KT in the attack version..
The Northrop F 5E/F Tiger II was later purchased in the United States as the backbone of the first line of aviation in North Africa.
Last fast-jets to arrive in Tunisia were 12 Aero L59T of Czechoslovak origin, in 1995.
In the transports the Tunisians have turned to the Lockheed Martin acquiring in the time the C 130B (eight), the H (four) and for last in 2013/14 two C 130J-30. A pair of Let 410s are also used as medium transport and it still looks like the Siai 208 as liason aircraft.
In the sector of the rotating wing, after the arrival of the Alouette II/III, a dozen Sikorski HH 3E have been purchased, which have joined some Pumas. Also present is the family "Huey" as UH 1H and N, in addition to a number of AB 205. There are also some AS350, as well as some Bell 412 of Canadian origin.
The last order to appear is the ISR, with the arrival of 24 OH58D "Kiowa" and a dozen UH 60M, all former United States Army, in the framework of collaboration with the US government in the fight against Islamist terrorism.
It was possible to compile a reliable battle order, asking the various grades of each level of the Air Force, however very willing to provide information; these data have often been found to be different from those known for a long time and can be consulted on specialized sites.
The air bases of deployment are half a dozen, scattered throughout the country:

Bizerte “Sidi Ahmed” Air Base
15Sq F 5E/F
21Sq C130B/H

Bizerte “Pointe Karoube” Air Base
32Sq AB 205
36Sq UH 60M

Tunis Cartagine Air Base
11Sq C 130J-30
12Sq Let 410UVP
35Sq AB 412

Sfax Thyna Air Base
13Sq L 59T
14Sq SF 260CT/W
31Sq AS350, AB 205

Gafsa Air Base
34Sq Bell OH 58D

Gabes Air Base
37Sq OH 58D
36Sq UH 60M

The Air Display was quantitatively a bit poor but the quality of the performances was definitely very high. An Aerobatic Team, the "Saudi Hawk" and only one display, the "Solo Turk", occupied for five days the time dedicated to the flying exhibitions with spectacular maneuvers
The formation of the "Saudi Hawks" consists of seven BAE Hawks Mk65 of the 88Sq Saudi Air Force, since 1998 participates in the Air Shows around the world. The current program is inspired by that of the "Red Arrows" and has spectacular figures that have appeared very suggestive with the background of the palm trees of Djerba. Also captivating is the soundtrack of Arabic music diffused by the speakers during the performance.
Solo Turk: with an F 16C Block40 by Filo 141, he has been performing in "Solo" since 2009. At Djerba there were two cars (a spare one) and four flights by Hercules of 222 Filo had been planned for support. One of the three seen in Djerba, an old C 130B, sporting the aggressive image of a rhinoceros on the tail, seems to commemorate the 222,000 flight hours of the unit.
Of the two pilot who alternated the Cap.Serdar Dogan impressed for the mastery of the aircraft.
The United States participated with a C 130J-30 tail code RS of the 86 OG of Ramstein (Germany), in addition to a P 8A "Poseidon" of the VP-4 of the United States Navy from the Naval Air Station Whidbey Island, Oak Harbor, Washington.

The author would like to thanks the Col. Mohamed Hajem of the Tunisian Air Force
Images and text by Elio Viroli
March 2020