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Dal 27 al 30 aprile si è svolta la 5^ edizione dell’IMAS International Marrakech Air Show, la location che ha ospitato il Salone è la parte militarizzata dell’Aeroporto di Marrakech, qui vi trovano abitualmente sede l’Ecole de Pilotage (T 6C Texan II), la Pattuglia Acrobatica “March Verte” (Cap 232) e l’Ecole de Technique della Forces Royale Air (Forza Aerea del Marocco). Il Marocco come paese ospitante dell’evento, si propone come una piattaforma strategica per un ingresso privilegiato nel continente africano, dove trovare opportunità di investimento nell’area, facendo leva sul modello unico di stabilità del paese nord africano nella zona. Per l’edizione del 2016 sono stati previsti 70.000 mq espositivi, 200 compagnie provenienti da tutto il mondo, 40 delegazioni ufficiali, una trentina di conferenze con un totale di sessanta relatori. L’evento si è sviluppato in quattro giorni, mercoledì, giovedì e venerdì a vantaggio esclusivo degli operatori di settore e delle delegazioni, nonché degli organi di stampa, mentre il giorno di chiusura del sabato, il salone è stato aperto anche al pubblico. La grossa novità della 5^ edizione del salone è stata ad appannaggio dell’Italia, infatti l’organizzazione dell’evento è stata assegnata ad un azienda italiana, la GiPlanet, gruppo leader nell’organizzazione di eventi espositivi con sede a Piove di Sacco (Padova). Il Salone è stata un ottima opportunità per molte aziende mondiali di mettersi in mostra in un mercato in ascesa, sia per quanto riguarda il settore della Difesa, di quello Aerospaziale, di Comunicazione fino a quello dell’Aviazione Civile, tra le molte aziende presenti le più rappresentative sono state sicuramente Lockheed Martin, Boeing Company, Bell Helicopter, Bombardier, Dassault Aviation, Embraer, Gulfstream, MDBA, Thales, Textron Aviation, Pratt&Witney, CATIC, Air Tractor Inc. General Atomics AS e Beechcraft. Queste e molte altre, impossibile elencarle tutte, hanno avuto a disposizione ampi spazi con stand sia all’aperto che al chiuso e chalet dove ospitare le delegazioni. Le industrie aeronautiche che maggiormente hanno “investito” con una presenza “significativa” di velivoli portati al salone sostanzialmente sono state: Dassault Aviation, Bell Helicopter, Gulfstream, Air Tractor Inc, Textron Aviation ed Embraer, evidentemente perchè hanno già usufruito di commesse da parte di società e/o agenzie marocchine, o perché ritengono di avere prodotti che possono essere appetibili a tale mercato. Per esempio Gulfstream era presente con due modelli G 450 e G 650 per il mercato executive, mentre Dassault ha portato il concorrente Falcon 900LX. Textron Aviation tramite le proprie “controllate” Beechcraft e Cessna ha portato tre modelli per il mercato civile, un King Air, un Citation ed un Caravan ed un modello per il ramo militare, l’AT 6, versione armata co-prodotta con Lockheed Martin del T 6C Texan II già in servizio nella Ecole de Pilotage della Forces Royale Air. L’Air Tractor era presente con un possente AT-802U in versione armata, in pratica un “A 10A Thunderbolt II” ad elica, offerto per la sorveglianza armata e l’attacco di precisione, dotato di una sensore L3 Wescam MX-15Di e di un sistema ROVER può operare da piste semipreparate e trasportare 3.629 kg di carichi esterni, tra cui lancia razzi, cannoni e bombe a caduta libera, vanta inoltre di un autonomia pari a 10 ore per effettuare missioni ISR (Intelligence – Surveillance – Reconnaissance). Embraer era presente con un Super Tucano e Bell Helicopter con un Bell 407SG con i colori della Forza Aerea degli Emirati Arabi Uniti, sempre Bell ha “spinto” durante il salone la nuova versione AH 1Z dell’immortale “Cobra” come elicottero da attacco, peccato non ne fosse presente neanche un esemplare! |
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Precedentemente all’apertura del salone c’è stato un rincorrersi di voci tra gli addetti ai lavori che dicevano che durante l’edizione di quest’anno ci sarebbe stata la presentazione ufficiale, anche con una presentazione in volo, del nuovo velivolo militare che avrebbe sostituito i vetusti F 5E Tiger II in forza alla Royal Moroccan Air Force, scelta ricaduta, “sembra”, sul CAC/PAF Joint Fighter JF 17 “Thunder”, caccia multiruolo monomotore di produzione congiunta cinese e pachistana (Chengdu Aircraft Industry Corporation- Pakistan Aeronautical Complex), noto in Cina anche come Fighter – China FC 1 Fierce Dragon (Xiaolong), in verità al salone non c’è stata alcuna traccia del velivolo in nessun ambito. |
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L’Italia è stata rappresentata, per la parte industriale, da Finmeccanica, ora “Leonardo”, dal primo gennaio del 2016 infatti quest’ultima è la nuova dicitura ufficiale dell’insieme di industrie aeronautiche/aerospaziali italiane. Durante l’incontro con i rappresentanti dell’Ufficio Stampa di “Leonardo” abbiamo avuto modo di cogliere la nuova filosofia con il seguente press release. Il nuovo modello organizzativo e operativo della One Company dal primo gennaio 2016 non ha solo ridefinito la struttura di Finmeccanica, al fine di renderla più coerente con le esigenze di clienti e mercati e quindi più pronta a sostenere la specifica missione di creazione di valore per tutti gli stakeholder, ma ha anche inteso riscriverne l’identità. Ed è proprio nel momento storico in cui Finmeccanica cambia, in cui ridefinisce obbiettivi e priorità, disegna nuovi modelli di sviluppo e si propone con un nuovo ruolo, che si avverte la necessità di un nome nuovo che la rappresenti e costituisca il primo e più importante punto di sintesi tra i valori che la caratterizzano e che ne sostengono le strategie. Operare nell’aerospazio, difesa e sicurezza è una missione complessa, e un impresa che si propone di farlo deve saper anticipare e gestire le sue evoluzioni, rapide e spesso imprevedibili, integrando tecnologie e capacità diverse. Per essere competitivi ai massimi livelli, l’azienda deve essere capace di vedere lontano, di immaginare come sarà il futuro, di comprendere in quale realtà vivrà e quali risorse saranno necessarie per crescere secondo la nuova visione. Nel nome Leonardo si riconoscono radici profonde, universalità e senso del futuro. Leonardo rappresenta una storia italiana fatta di conquiste scientifiche e di eccellenza tecnologica, di elaborazione del pensiero filosofico e matematico, di ricerca applicata a ogni campo del sapere, dalle arti all’architettura, dalla scienza alla musica. Allo stesso modo i principi che hanno ispirato l’opera di Leonardo da Vinci e dei suoi contemporanei sono alla base del percorso industriale della nuova Finmeccanica, azienda dalla grande storia imprenditoriale, che ha contribuito a segnare lo sviluppo economico e tecnologico del paese, portando lavoro e innovazione in settori strategici e stabilendo una solida base - in termini d’intelligenza, creatività e know how - per esportare l’eccellenza tecnologica italiana nel mondo. Leonardo rappresenta il valore universale del pensiero, dell’analisi, della ricerca. |
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Non c’è settore delle attività di Finmeccanica che non abbia trovato in Leonardo da Vinci uno studioso attento, mosso dalla curiosità scientifica e dal desiderio di affrontare scenari inesplorati. Ha immaginato il volo umano, concepito macchine volanti, ideato fortificazioni e macchine da guerra, approfondito gli studi di ottica e prospettiva, studiato l’astronomia e il movimento dei pianeti. Ma ancor più che nell’intuizione di concetti, tecnologie e strumenti che sarebbero stati sviluppati in epoche successive che formano oggi il nucleo della attività dell’azienda, si riconosce in questo nome – e nel periodo di riferimento, il Rinascimento, al quale idealmente accostiamo la stessa rinascita di Finmeccanica – un valore più generale, universale appunto, che è quello del rinnovamento del pensiero, dell’intuizione del nuovo metodo scientifico, della costruzione delle basi portanti dello sviluppo del sistema economico e industriale italiano. Leonardo rappresenta la fiducia nel futuro, nelle infinite capacità dell’essere umano, nei traguardi che la gente immagina ancor prima di aver concepito gli strumenti necessari a raggiungerli. L’uomo rinascimentale che supera le barriere della conoscenza con le sole armi del pensiero, dell’intelligenza e della sperimentazione, è oggi l’immagine della nuova Finmeccanica, un principio ispiratore, un modello nel quale riconoscersi, il cui impegno è rivolto al futuro. Garantire crescita e sviluppo dell’azienda e delle nuove generazioni, alle quali assicurare gli strumenti per sostenere le sfide di un sistema industriale globale in continua evoluzione, del Paese, nel quale Finmeccanica ha l’ambizione di proporsi come strumento essenziale per costruire l’Italia del domani che guarda al mondo. E infine per il mondo stesso, per il quale lavorare ogni giorno affinché sia un luogo in cui vivere in modo più sicuro, più equo, più sostenibile. La componente industriale italiana ha preso parte al salone di Marrakesh con il duplice scopo di sviluppare ulteriormente il capitolo C 27J Spartan, i quattro velivoli ordinati sono già stati tutti consegnati; ma soprattutto in previsione di una commessa futura di elicotteri a favore di AgustaWestland per la sostituzione degli elicotteri Puma in servizio presso la Forces Royales Air e la Gendarmerie Royale. |
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Mentre per la parte aeronautica la scelta dell’incarico di rappresentare l’Italia è “ricaduta” sulla nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale delle “Frecce Tricolori”. Come delegato ad alto livello dello Stato Maggiore Aeronautica Militare era presente a Marrakech il Generale di Squadra Aerea Maurizio Lodovisi, Comandante della Squadra Aerea, accompagnato dal rappresentante dello Stato Maggiore della Difesa (SMD) Capitano di Vascello Cosimo Russo in qualità di Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Rabat. Nella giornata di venerdì, una volta conclusa l’esibizione in volo della nostra Pattuglia Acrobatica, abbiamo potuto incontrare il Comandante della PAN, Tenente Colonnello Jan Slangen che ci ha illustrato alcune problematiche e caratteristiche della trasferta nel paese nord africano. Slangen ci ha ricordato che la prima partecipazione delle Frecce Tricolori nel paese risale al lontano 1983, per volere dell’allora Re del Marocco Hassan II ci fu un esibizione a Marrakech poi ne seguirono altre invece a Rabat, l’esibizione alla 5^ edizione dell’IMAS è stata la prima uscita ufficiale della stagione. Tra le varie difficoltà che i nostri piloti hanno dovuto affrontare in occasione della trasferta, ci sono state quelle climatiche con temperature elevate e agli standard non ottimali della struttura aeroportuale ospitante; inoltre si è aggiunta quella della mancanza del solista “Pony 10”, causata da un infortunio, non grave, accorso al pilota qualche settimana antecedente la trasferta. Le capacità del Team Acrobatico hanno permesso che tutto si svolgesse nel migliore dei modi e senza alcuna incertezza. In occasione del Marrakech Air Show c’è stato anche l’esordio del Capitano Emanuele Savani “Pony 8” nel ruolo di 3° Gregario Destro. La PAN ha portato, come di consuetudine, i colori del nostro paese in una nazione amica e con forti motivazioni di crescita economica, in perfetta sinergia con l’industria aeronautica italiana e a favore del “Sistema Italia”. |
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Poche invece le forze aeree presenti, la Forca Aerea Portuguesa era presente con due Alpha Jet del Esq 103 provenienti dalla Base Aerea di Beja, entrambi i velivoli sfoggiavano una livrea special colours, la Francia era presente con un Rafale C dell’Armée de l’Air proveniente dalla Base di Mont de Marsan (EC 02.030), la Gran Bretagna con un nuovissimo A 400M “Atlas” della Royal Air Force direttamente da Brize Norton, gli Stati Uniti erano rappresentati da un C 130J-30 proveniente da Ramstein (Germania) e con un KC 135R basato a Mildenhall (Inghilterra), rappresentando di fatto l’USAFE (United States Air Force Europe), per completare l’elenco abbiamo una presenza “insolita” raffigurata in un M 28TD della Forza Aerea polacca, che tra l’altro ha “abbandonato“ il salone anzitempo partendo da Marrakech il venerdì mattina. Nelle giornate di venerdì e sabato anche la presenza di un C 17A Globemaster III della United Arab Emirates Air Force è stata “sfuggente” in quanto ha utilizzato lo scalo civile prospiciente l’area utilizzata dall’IMAS per la sosta e le operazioni di carico e scarico a supporto della Pattuglia Acrobatica “Al Fursan”. |
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Un motivo per cui ho deciso di inserire l’IMAS nei miei programmi aeronautici risale al 2014, quando guardando le stupende immagini scattate durante l’edizione di quell’anno dell’amico Giovanni (Colla), sorvoli di formazioni composte da F 16, F 5, Mirage F 1 e miste con tanker della Forza Aerea marocchina pensai subito che la prossima occasione non poteva sfuggirmi, soprattutto perché era, ed è una delle pochissime possibilità di vedere e poter fotografare i loro velivoli, così detto fatto, presenti all’IMAS 2016. Come ci si aspettava le Forze Armate del Marocco hanno avuto un ruolo preponderante come presenza di velivoli ed elicotteri nella parte statica, ma purtroppo per noi, nell’edizione 2016 la parte dedicata ai sorvoli è stata completamente stravolta e praticamente azzerata con un unico passaggio di quattro F 16C in formazione all’apertura delle esibizioni in volo del sabato….. Da rimarcare anche l’assenza della locale Pattuglia Acrobatica “Marche Verte” nell’appuntamento “clou” del sabato, tenendo presente che quest’ultima giornata decretava la chiusura dell’evento ed era anche l’unica aperta al pubblico, occasione sfruttata appieno dalla popolazione locale che ha potuto così partecipare numerosa. Sempre rimanendo nel campo delle esibizioni in volo della Royal Moroccan Air Force riportiamo che nella giornata di giovedì un solitario CH 47C(M) ha “accennato” ad un sorvolo dell’area con un carico appeso al gancio baricentrico, e sinceramente non si è capito se fosse qualcosa legato all’evento o altro…., per chiudere definitivamente il capitolo segnaliamo che forse la parte in volo più “appariscente” di tutte le giornate è stato il lancio di alcuni paracadutisti da un Casa Cn 235 che sancivano la chiusura delle esibizioni! In statica la Forza Aerea “Forces Royale Air”, ha esposto un caccia F 16C Block 52, un T 6C Texan II, un C 27J Spartan, un CL 415, due elicotteri, un AB 205 ed un CH 47C(M), anche in statica, stranamente assenti per questa edizione C 130, Mirage F 1EH e F 5; presente invece la Marine Royale (Morocco Navy) con un AS 565MB Dauphin. Completa la presenza della Gendarmerie Royale (Forza di Polizia del Marocco) con tutti i velivoli in dotazione, PUMA, Alouette II, EC 135, EC 145, AS 355F1 ed un ULM Tornado, contornati da una serie di autoveicoli e attrezzature per il soccorso. Un intero hangar dell’Ecole de Pilotage è stato adibito a padiglione espositivo dove le Forze Armate marocchine hanno evidenziato tutte le loro attività, ogni stand esponeva una specifica tematica, per citarne alcuni, storico, tecnico manutentivo, attività di soccorso ecc. ecc. |
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Le Pattuglie Acrobatiche che si sono esibite al Marrakech Air Show, ovviamente oltre a quella italiana già citata, sono state quella spagnola, “Patrulla Aguila” dotata di Casa 101, quella proveniente dagli Emirati Arabi Uniti denominata “Al Fursan” “The Knights”, basata sull’MB 339NAT; oltre alla sempre impeccabile esibizione delle Frecce Tricolori devo ammettere che l’esibizione degli emiratini è stata notevole, ma soprattutto si è potuto notare “l’impronta lasciata” dalla collaborazione iniziale con la nostra PAN, sicuramente anche il fatto che viene utilizzato lo stesso velivolo crea una similitudine inevitabile, e come abbiamo potuto constatare di persona anche dalla presenza ai comandi di un 339NAT di un pilota italiano. |
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Gli autori desiderano ringraziare Marco Valerio Bonelli e Sara Cordera di Leonardo Finmeccanica
per la gentile accoglienza.
Inoltre un sincero ringraziamento per la fattiva collaborazione al Gen.SA Maurizio Lodovisi, al CV Cosimo Russo, al Ten.Col. Jan Slangen, al Mag. Andrea Soro, al Cap. Riccardo Chiapolino e al 1°M.llo Federico Abussi.
Testo e foto di Giorgio Ciarini e Dario Cocco
Aprile 2016
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English translation by Dario Cocco
Between April 27th and 30th the 5th edition of IMAS Marrakech International Air Show took place; the location which hosted the show is the militarized sector of Marrakech Menara Airport, which is also home to the Ecole de Pilotage (T 6C Texan II), the aerobatic team "March Verte" (Cap 232) and the Ecole Technique de Royale Air Forces (Air Force of Morocco). Morocco as host country of the event, is proposing itself as a strategic platform for privileged entry into the African continent, where to find investment opportunities in the area, relying on the rather enviable position of this North African country's stability. For the 2016 edition 70,000 square meters of exhibition has been offered, 200 companies from around the world took part, 40 official delegations visited, some thirty conferences have been organized with a total of sixty speakers. The event covered four days, Wednesday, Thursday and Friday for the exclusive benefit of the sector operators and delegations, as well as of the press, while on closing day, Saturday, the show was opened to the public. The great news of the 5th edition of this fair was a prerogative of Italy, as the organization of the event has been assigned to an Italian company, GiPlanet, specialized in the organization of similar exhibitions, based in Piove di Sacco (Padova). The Show was an excellent opportunity for many companies to show off in a market on the rise, both in the field of defense, aerospace, communication and civil aviation. Among the many companies the most representative were: Lockheed Martin, Boeing Company, Bell Helicopter, Bombardier, Dassault Aviation, Embraer, Gulfstream, MDBA, Thales, Textron Aviation, Pratt & Witney, CATIC, Air Tractor Inc. General Atomics AS and Beechcraft. These and many more, impossible to list them all, had ample space with stands both outdoors and indoors and chalets to host the delegations. The aeronautical industries that have most invested with a significant presence displaying real aircraft essentially were: Dassault Aviation, Bell Helicopter, Gulfstream, Air Tractor Inc., Textron Aviation and Embraer, evidently because they have already received orders from Moroccan operators and/or agencies, or simply because they believe they have products that can be appealing to that market. For example Gulfstream was present with two models G 450 and G 650 for the executive market, while Dassault brought the direct competitor, Falcon 900LX. Textron Aviation through its badges Beechcraft and Cessna brought three models for the civilian market, a King Air, a Citation and a Caravan and a model for the military, the AT 6, an armed version co-produced by Lockheed Martin of T 6C Texan II already in service in the Ecole de Pilotage of the Air Forces Royale. The Air Tractor was present with the powerful AT-802U in armed version, basically a propeller driven little brother of the "A 10A Thunderbolt II", offered for armed surveillance and precision strike, equipped with a sensor L3 Wescam MX-15Di and a ROVER system. It can operate from semi-prepared runways and carry 3,629 kg of external loads, including rocket launchers, cannons and free-fall bombs, coupled with a 10-hour endurance to perform ISR missions (Intelligence - Surveillance - Reconnaissance). Embraer was represented by a Super Tucano and Bell Helicopter with Bell 407SG in the colors of United Arab Emirates Air Force; Bell was also "pushing" during the show the new version of the immortal AH 1Z "Cobra" attack helicopter, pity that the real machine was not present! Before the opening of the show there was a succession of rumors among the experts who predicted that during this year's edition the official presentation would have taken place, including a flight display, of the new military aircraft chosen by the Royal Moroccan Air Force to replace ageing F 5E Tiger II: CAC/PAF JF Joint Fighter 17 "Thunder", single-engine multirole fighter joint production of China and Pakistan (Chengdu Aircraft Industry Corporation Pakistan Aeronautical Complex), also known in China as Fighter - China FC 1 Fierce Dragon (Xiaolong). But at the show there was no trace of this aircraft in any area. Italy was represented, for the industrial part, by Finmeccanica, now "Leonardo" being this the the new name chosen to identify from January 1st of 2016 the conglomerate of Italian aeronautical/aerospace industries. During the meeting with the representatives of "Leonardo" we've got the first occasion to get in touch with the new industrial philosophy condensed the following "Press Release": With the implementation of the new Organizational and operational Model of the One Company beginning January 1st, Finmeccanica has not only recise its structure to make it more consistent with the needs of customers and markets, and thus ready to support the specific mission of creating value for all the stakeholders, but it also intends to re-write its identity. It is this historical moment when Finmeccanica is changing direction, re-defining objectives and priorities, designing new models of development and has presented itself in a new role within the Italian system, that there is a need for a new name that represents and constitutes the first and most important point of synthesis between the profound true values that characterize the company and support its strategies. Operating in aerospace, defence and security is a complex mission because the world is complex. A company that aims to do so must be able to anticipate and manage its change, which are often rapid and unpredictable, integrating different technologies and capabilities. The ability to see far ahead is a requirement to be competitive at the highest level, to imagine how the future will be, to understand in what reality Finmeccanica will actually exist and what resources will be needed for it to grow according to its vision. A name with deep roots, universal recognition and a sense of the future, Leonardo represents our Italian history made of scientific achievements and technological excellence, the developments of philosophical and mathematical thought and research applied to all fields of knowledge, from the arts to architecture, science and music. In the same way, the principles that inspired Leonardo da Vinci’s work and that of his contemporaries are the basis of our specific business approach: a great business history, which has contributed to world economic and technological development, bringing work and innovation to strategic sectors and establishing solid basis – in terms of intelligence, creativity and know-how – from which to export the company’s excellence to the world. Leonardo represents the universal value of thought, analysis and research: There is no area of Finmeccanica’s business that has not found in Leonardo da Vinci a careful scholar, driven by scientific curiosity and the desire to face unexplored scenarios. He imagined human flight, designed flying machines, fortification and war machines, deepened the study of optics and perspective, studied astronomy and the movements of planets. But even more than intuition of concepts, technologies and tools that would be developed in later periods and that today from the core of Finmeccanica’s business, we recognize in this name – and the Renaissance period – a more general, universal value, which is renewal of thought, conceiving the new scientific method and building the basis to support the development of the economic and industrial system. Leonardo means confidence in the future, man’s boundless capacity and the dreams that the mind imagines even before designing the tools needed to achieve them. The image of the Renaissance man overcoming the barriers of knowledge with just the weapons of thought, intelligence and experimentation, is now the mirror and reflection of the new Finmeccanica, a guiding principle, a model in which to identify because its commitment is aimed at the future. This will ensure the future of the company and the new generations, providing them the tools to meet the challenges of a global industrial system that is constantly evolving, and of Italy and the other countries in which it operates, with the ambition of being instrumental in building the world of tomorrow. Leonardo will work every day to make it a safer, more equitable and more sustainable place in which to live. The Italian industrial component has taken part to the Marrakesh Exibition with the dual aim of further developing the C 27J Spartan chapter, the four aircraft ordered have already been delivered, but especially in anticipation of a future contract in favor of AgustaWestland helicopters to replace the Puma helicopters in service with the Air Forces Royales and the Gendarmerie Royale. The aeronautical part chosen to represent Italy was our aerobatic team "Frecce Tricolori". As a delegate at a high level of Air Force Staff was present in Marrakech Air Squadron General Maurizio Lodovisi, Commander of the Air Squadron, accompanied by the representative of the General Staff of Defense (SMD) and Captain Cosimo Russo as Military Attaché to the 'Italian Embassy in Rabat. On Friday, soon after the performance of our aerobatic team, we were able to meet with the Commander of the PAN, Lieutenant Colonel Jan Slangen who outlined some of the issues and characteristics of this transfer to the north African country. Slangen reminded us that the first participation of the Frecce Tricolori in the country dates back to 1983 to satisfy a request of the then King of Morocco, Hassan II. There was an exhibition in Marrakech, then others followed in Rabat. The display at the 5th edition of IMAS was the first official event of the season. Among the various difficulties that our pilots have faced during the trip, there were climatic ones with high temperatures and less than optimal standards at the host airport. The most evident shortfall was the lack of "Pony 10" solo, caused by a light injury occurred to the pilot a few weeks before the trip. The Acrobatic Team capabilities have made possible that the show was carried on in the best possible way and without any uncertainty. Marrakech Air Show also signed the debut of Captain Emanuele Savani "Pony 8" in the role of 3rd Right Gregarious. The PAN has brought, as usual, the colours of our country in a friendly nation with strong economic growth motivations, in perfect synergy with the Italian aeronautics industry and in favor of the "Italian System". Scarce the presence of other Air Forces: the Portuguese Air Force was present with two Alpha Jet Esq 103 from Beja Air Base, both aircraft sported a "Special Colours" livery; France was present with a Rafale C Armée de Air coming from the base of Mont de Marsan (EC 02.030); the UK exibited a brand new A400M "Atlas" of the Royal Air Force directly from Brize Norton; the United States were represented by a C 130J-30 from Ramstein (Germany) and a KC 135R based in Mildenhall (England), representing in fact the USAFE (United States Air Force Europe). To complete this list an "unusual" presence was a M 28TD of the Polish Air Force, which "abandoned" the show prematurely leaving Marrakech on Friday morning. On Friday and Saturday the presence of a C 17A Globemaster III of the United Arab Emirates Air Force was something elusive because it was parked on the opposite side of the runway on the civilian apron. It offloaded support material for the aerobatic Patrol "Al Fursan" also present at the show. The idea of including the IMAS in my aeronautical programs dates back to 2014, when, looking at the beautiful pictures taken during that year's edition by Giovanni (Colla), which included overflights by F 16, F 5, Mirage F 1 and mixed with Moroccan Air Force tanker I hoped that this year opportunity should not be missed, especially becasue it was, and still is one of the rare opportunity to see and to photograph these aircraft. As expected the Armed Forces of Morocco have played a major role as the presence of aircraft and helicopters in the static part, but unfortunately for us, in the edition 2016, the exhibition part has completely been deserted with practically zero activity if we exclude a single overfly of a formation of four F 16C in formation which opened the Airshow on Saturday morning. Also I have to point out the absence of local Aerobatic "Marche Verte" on Saturday, quite unexplicably considering that the latter day signed the closure of the event and was also the only one open to the public, which attended enthusiastically and in great number. Remaining in the field of flight displays of the Royal Moroccan Air Force on Thursday a lone CH 47C (M) has done a shy overfly of the area with a load hanging from its cargo hook, which honestly was not clear if it was something related to the event or not! To close permanently this chapter I point out that the most evident display of all days was the launch of some paratroopers from a CASA Cn 235, which closed the exhibitions! On Static Display the "Air Forces Royale," exposed a fighter F 16C Block 52, a T 6C Texan II, a C 27J Spartan, a CL 415, two helicopters, an AB 205 and a CH 47C (M). Strangely absent for this edition C 130, Mirage F 1EH and F 5; the Marine Royale (Morocco Navy) was instead present with an AS 565MB Dauphin. The Gendarmerie Royale (Force of Morocco Police) showed all the tyoes of their inventory, PUMA, Alouette II, EC 135, EC 145, AS 355F1 and a ULM Tornado, surrounded by a number of vehicles and equipment for rescue. An entire hangar of the Ecole de Pilotage has been used as an exhibition pavilion where the Moroccan Armed Forces have shown all their activities, whit each booth exhibiting a specific topic, to name a few, historical, technical maintenance, relief activities etc. etc. Aerobatic Patrols who performed at Marrakech Air Show, in addition to the already mentioned Italian, were the Spanish, "Patrulla Aguila" with Casa 101 and the United Arab Emirates "Al Fursan" "The Knights" equipped with the MB 339NAT. Compared with the always impeccable performance of the Frecce Tricolori the one of the UAE team has been remarkable to say the least! The “imprint" left from the initial collaboration with our PAN was evident, certainly also the fact that it uses the same aircraft creates an inevitable comparison, and also the presence at the controls of a 339NAT of an Italian pilot helped.
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The authors would liket to thanks Marco Valerio Bonelli and Sara Cordera of Leonardo Finmeccanica for the kind welcome.
Also a special thanks for the great cooperation to the Gen.SA Maurizio Lodovisi, CV Cosimo Russo, Lt.Col. Jan Slangen, Maj. Andrea Soro, Capt. Riccardo Chiapolino and the 1st Warrant Federico Abussi.
Images and text by Giorgio Ciarini and Dario Cocco
April 2016
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