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Venerdì 9 dicembre 2011, sulla base aerea 91 (Zrakoplovna Baza) di Zagabria-Pleso, la Forza Aerea croata (Hrvatske Zračne Snage) ha festeggiato i suoi primi vent’anni di esistenza, correva infatti il lontano 1991 quando il piccolo paese balcanico proclamò l’indipendenza separandosi dalla Yugoslavia, tutti conoscono ormai le note vicissitudini che hanno percorso tutta la regione. In verità la cerimonia solenne si è tenuta lunedì 12 dicembre, ma alla rigorosa presenza delle sole autorità militari. Per l’importante ricorrenza è stato organizzato un semplice open day che ha permesso l’ingresso sul piazzale della zona militare a poco più di trecento persone, per lo più famigliari dei militari e una piccolissima aliquota di photoreporter accreditati, consideriamo che la giornata non era festiva e le condizioni meteorologiche sono state abbastanza avverse. Nell’area operativa dove solitamente stazionano i Mig 21 e gli Antonov 32 è stata predisposta una piccola mostra statica, presenti tutti i velivoli che prestano servizio attualmente nella Forza Aerea, tra cui uno “sgargiante” Mig 21UMD con una livrea speciale a scacchi bianchi e rossi, il caccia di produzione sovietica è ormai un soggetto alquanto raro da vedere, infatti come molti altri, anche gli ultimi esemplari croati sono in prossimità della radiazione, il probabile sostituto dovrebbe essere lo svedese JAS 39C Gripen, ma la decisione tarda ad arrivare. Oltre alla mostra statica è stata effettuata una dimostrazione in volo di un Mig 21 bisD, di un Mil Mi 171, di un Bell 206B, di uno Zlin 242L e infine di un Pc 9, quasi tutti i velivoli si sono limitati ad effettuare dei sorvoli sull’asse pista senza effettuare manovre acrobatiche, le brevi esibizioni sono state svolte durante gli intervalli intercorsi tra un atterraggio e/o un decollo degli aeromobili civili che operano sul medesimo aeroporto di Zagabria. Prima della prevista chiusura alle ore 14 ho colto l’occasione per visitare il piccolo museo in fase di allestimento posto presso l’entrata della base aerea, i pezzi più pregiati sono due Mil Mi 24V, un Mil Mi 8MTV-1 e due Mig 21bisD, più un biposto collocato come Gate Guardian, segno di una volontà, anche se di modesta entità storica, di mantenere vivo un patrimonio di questi primi vent’anni. |
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Foto e testo di Lucio Polo Dicembre 2011 |
English translation by Frank McMeiken
On Friday 9 December 2011 at Base Aerea 91 (Zrakoplovna Baza) at Zagabria-Pleso, the Croatian Air Force (Hrvatske Zraène Snage) celebrated the first twenty years of its existance. The force was established back in 1991, when the small Balkan country proclaimed its independence, detaching itself from Yugoslavia; everyone is well aware of the subsequent tribulations which affected all the region. In actual fact, the solemn ceremony was staged on Monday 12 December, but attendance was strictly restricted to military authorities alone. For this important milestone, a simple “open day” was arranged, which offered juts over three hundred people access to the apron in the military zone, the majority of whom were military personnel's family members; there was, however, a limited number of photo-reporters present, probably restricted by the mid-week timing and that fact that the weather conditions were fairly adverse. On the operational area which normally houses the Mig 21 and Antonov 32, a small static display had been arranged, featuring all the types of aircraft presently serviing with the HZS, amongst which a gaudy Mig 21UMD in a special livery composed of red and white checks. The Soviet-built fighter has now become something of a rarity, and, like those of many other nations, the Croatian examples anre now close to retirement. The probable replacement could be the Swedish JAS 39C Gripen, but the final decision is slow in coming. Besides the static display, a flying display included demonstrations by a Mig 21 bisD, a Mil Mi 171, a Bell 206B, a Zlin 242L, and finally a Pc 9; nearly all these flights were restricted to passes along the runway centreline, with no aerobatic manoeuvres beingf flown. These brief displays were flown in the intervals between the arrivals and departures from the civilian traffic which shares the same Zagreb airfield. Just before the scheduled closure at 1400, I took the occasion to visit the small museum being prepared close the tne entrance to the base. The most valued possessions are two Mil Mi 24V, a Mil Mi 8MTV-1 and two Mig 21bisD, plus a two-seat positioned as a Gate Guardian, signs of a desire, albeit of modest historical interest, to keep alive the patrimony of these first twenty years.
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Images and text by Lucio Polo December 2011 |
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