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Abbiamo scelto di visitare la base aerea di Colmenar Viejo per avere una visione complessiva della linea di volo ad ala rotante della FAMET (Fuerzas Aeromóviles del Ejército de Tierra), e alla vigilia dell’imminente acquisizione di due macchine importanti e moderne come l’EC 665 Tigre e dell’NH 90. Quando con il documento 165/142 nel luglio 1965 il comando dell’Esercito spagnolo decise di aprire la prima base per elicotteri venne scelta una zona denominata eremitaggio de “Los remedios” fra i pascoli nei pressi di Colmenar Viejo, una cittadina a poche decine di km a nord di Madrid. Nel maggio del 1966 fu alzata per la prima volta la bandiera spagnola su quella elisuperficie. I primi 150 militari della FAMET 150 dipendevano amministrativamente da una brigata corazzata, la “Brunete”. I pochi piloti erano stati addestrati sulle macchine dell’aviazione. Arrivarono i primi Bell UH 1B (ET-201/ET-206) costruiti dalla Bell di Bayonne negli USA, affiancati da alcuni Bell 47, per la precisione da due AgustaBell 47G3 (ET-107 ed ET-108), da cinque OH 13S-BF (ET-101/ET-106) e da cinque OH 13H-BF (ET-110/ET-114) tutti chiamati in Spagna HE7. Oggi la struttura aeroportuale ha una breve pista, la torre di controllo che sovrasta i due ampi piazzali di volo e varie palazzine fra cui quella del comando della FAMET, che dal 1988 risiede qui. Raggiungere la base dedicata alla memoria del Colonello Matè, non è facile. Il comodo bus 722 infatti da Plaza de Castilla porta nel centro cittadino di Colmenar Viejo e restano ancora da percorrere 4 km della strada per Guadalix dove si trova l’ingresso principale. Saremo ospiti dei “cavalli alati” del BHELTRA V, dei “pipistrelli” del BTRANS, del Reparto Scuola CEFAMET e del PCMHEL.
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Il Battaglione elicotteri da trasporto BHELME V è l’unico reparto della FAMET ad avere in dotazione il Boeing CH 47C. Il grosso biturbina entrò in linea nel 1974 e venne denominato HT17. I primi esemplari (ET-401/ET-407) furono seguiti nel 1978 da altre tre macchine (ET-408/ET-410). Nel 1980 vennero costruiti in Spagna presso la ditta CASA altre macchine (ET-411/ET-419) che erano assimilabili alla versione civile 414. Tutti erano dotati di due turbine T55L712. Nel 1990 ci fu una primo aggiornamento effettuato presso la Boeing di Filadelfia. Un altro aggiornamento venne fatto nel 1996. Nel 2000 vennero acquistati 34 motori T55GA714 che vennero installati man mano che le varie macchine raggiungevano le scadenze per l’ispezione maggiore. Al termine di questi vari interventi quelle poche macchine che oggi rimangono operative (7-8 in tutto) hanno un incremento di potenza da 4.500 a 5.000 CV, un pavimento di carico rinforzato, cabina corazzata, tre ganci di carico, un filtro antisabbia, ma purtroppo molte ore di volo sulle spalle. La mitragliatrice M60D da 7,62 che ha compiti soprattutto di autoprotezione può sparare dalla portiera laterale oppure dalla piccola finestra laterale anteriore o dalla rampa posteriore dove i Chinook spagnoli possono adattare un seggiolino per l’operatore dell’arma. L’autoprotezione è completata dal radar di sicurezza attivo ALR310 e dai lanciatori di chaff e flares.
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Il Reparto da Trasporto V ha compiti di trasporto tattico medio e pesante, appoggio logistico alle unità. Dalla sua nascita è stato sempre presente nelle calamità naturali in aiuto della popolazione civile. Inoltre ha partecipato alle varie missioni spagnole all’estero (“Provide Comfort” Iraq 1992, Kosovo, Albania e Afghanistan). La presenza in Afghanistan del reparto in ambito ISAF (International Security Assistance Force) (differenti dislocazioni negli anni caratterizzate dall’acronimo ASPUHEL e numero progressivo) si concretizza in genere in tre Chinook dislocati sulla base di Herat dove vengono trasportati con l’ausilio di velivoli russi Antonov An 124-100. Oltre a missioni di trasporto materiale e missioni VIP, i CH 47 della FAMET operano spesso a fianco dei Mangusta italiani in missioni di Close Air Support. Nel 1988 venne creato un reparto dedicato alle comunicazioni radio, il BTRANS, Battaglione Trasmissioni che ora gestisce le apparecchiature destinate all’autoprotezione dei velivoli e alla guerra elettronica. Impiega elicotteri AS332B Super Puma (HT-21) consegnati a partire dal 1987 (ET-501/ET-518) e più recenti di circa 10 anni alcuni AS532 Cougar (HU-27) contrassegnati dai codici ET-651/ET-665. Il Reparto svolge compiti di sorveglianza elettronica e comprende elicotteri come l’esemplare ET-663 che servono da posto di comando volante. Ad un colpo d’occhio immediato i Super Puma si distinguono dalla fusoliera più lunga evidenziata dai motori che non raggiungono la fine del tetto della cabina. Altro compito è il trasporto VIP in aree ad alta concentrazione di segnali elettronici. L’attività di volo più intensa è comunque a carico del terzo Reparto di volo da noi visitato, il CEFAMET, questo è l’unico Reparto Scuola dell’Aviazione dell’Esercito spagnolo e dal 2005 impiega in questo delicato compito l’EC 135T2 (HE26) (codici ET-180/ET-183) ed altri quattro EC 135 (HU26) dalla vistosa colorazione gialla, in carico di utilizzo al Military Emergency Unit (UME), l’emergenza nelle calamità naturali e contrassegnati dai codici ET-195/ET-198.
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Questo elicottero rappresenta un’innovazione per la Scuola della FAMET. Con la sua struttura innovativa in fibre di carbonio, la macchina di produzione francese consente un’istruzione con approccio completamente elettronico, il che rende gli allievi più pronti per l’acquisizione di macchine moderne come il Tigre e l’NH 90. L’allievo elicotterista della FAMET dopo aver completato il corso basico presso l’Ejercito de l’Aire alla Base Aerea 78 di Armilla, ed aver conseguito il brevetto di elicotterista viene mandato a Colmenar per un corso di 170 ore che possiamo chiamare di addestramento al combattimento con lezioni di volo IFR (Instrumental Flight Rules), NVG (Night Vision Goggles) e volo in formazione, al termine del quale viene inviato ai reparti operativi dove effettua la transizione sulle macchine presenti. La scuola si cura anche di preparare gli istruttori ed i piloti degli UAV (Unmanned Aerial Veichle). Presso il reparto si addestrano anche i piloti di elicotteri dell’Aviazione (corso di NVG) quelli della Guardia Civil e dell’Armada. Un accordo per la frequenza è attivo dal 2002 con la Forza Aerea portoghese (Força Aerea Portuguesa) per l’istruzione dei suoi piloti. Un altro aspetto importante della Scuola riguarda l’istruzione alla manutenzione per il personale tecnico a cui vengono insegnati l’organizzazione della manutenzione di tutti i tipi di velivoli in dotazione alla FAMET, nonché la gestione corretta della documentazione delle macchine. Presso il CEFAMET ogni simulatore riproduce fedelmente la cabina di un elicottero in servizio; per il CH 47 ad esempio abbiamo l’ET-411, per il Cougar l’ET-663. La visita al reparto manutenzione della FAMET, il PCMHEL ci permette di ammirare due vecchi cavalli da battaglia della FAMET, ormai prossimi all’uscita di scena; il Bell UH 1H ed il Bo 105. Il primo (HU10B) è entrato in servizio a partire dal 1971 in circa 70 esemplari, è stato impiegato nei più differenti teatri operativi, dal Sahara alla Bosnia, dal Libano al Kosovo sempre con una tale efficacia da rendere ancor oggi difficile la radiazione di questo vero e proprio “mulo”. Oggi comunque l’UH 1H ha perso l’abilitazione a tutti i suoi sistemi d’arma e può essere utilizzato solo per la ricognizione e il trasporto. Più complessa la vita operativa del secondo, il Bo 105, è in linea con la FAMET dal 1981 in tre versioni; l’LHO (ET-139/ET-151) in genere velivoli ex Esercito tedesco (Heer) utilizzati per la ricognizione e l’osservazione (HR15), l’ATH (ET-302/ET-328) come anticarro dotato dei missili filoguidati HOT (HA15) e la versione GSH (ET-161/ET-177) con pattini più alti per ospitare sotto la fusoliera un cannone RH202 da 20mm. Nel 2011 i Bolkow in servizio erano circa 20, dopo la radiazione e la cessione di vari esemplari alla Guardia Civil l’impressione è che l’elicottero tedesco abbia ormai i giorni contati con la FAMET.
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Gli autori desiderano ringraziare l'Ammiraglio Ciammaichella (Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia a Madrid), il Cap. Marcos Revilla Vicente, il Sig.re Victot Aguirre Lopesino e l’Ufficio Pubbliche Relazioni della base aerea di Colmenar Viejo .
Foto e testo di Elio Viroli e Stenio Bacciocchi
Maggio 2012

 

English translation

We chose to visit the air base of Colmenar Viejo to have an overall view of the FAMET rotary wing flight line (Fuerzas Aeromóviles del Ejército de Tierra) and on the eye of the imminent acquisition of two major modern machines such as the EC 665 Tigre and the NH 90. When with the document 165/142 in July 1965 the command of the Spanish Army decided to open the first base for helicopters was chosen an area called hermitage of "Los remedios" in the pastures near Colmenar Viejo, a town a few dozen miles north of Madrid. In May 1966 the Spanish flag was raised for the first time on the helipad. The first 150 FAMET soldiers depended administratively on an armored brigade, the "Brunete". The few pilots had been trained on Air Force machines. The first Bell UH 1B (ET-201/ET-206) built by Bayonne’s Bell in the USA, joined by some Bell 47, two AgustaBell AB 47G3 (ET-107 and ET-108), five OH 13S-BF (ET-101/ET-106) and five OH 13H-BF (ET-110/ET-114) all called HE7 in Spain. Today the airport has a short runway, the control tower that overlooks the two large flight areas and several buildings including that of the command of the FAMET, which since 1988 resides here. Reaching the base dedicated to the memory of Colonel Matè is not easy. The convenient bus 722 from Plaza de Castilla takes you to the city center of Colmenar Viejo and you still have to take for 4 km the road to Guadalix where the main entrance is located. We will be the guest of the “winged horse” of the BHELTRA V, of the “bats” of the BTRANS, of the School Department of CEFAMET and of the PCMHEL. The BHELME V Transport Helicopter Battalion is the only FAMET unit to be equipped with the Boeing CH 47C. The big twin engine entered the line in 1974 and was named HT17. The first models (ET-401/ET-407) were followed in 1978 by three other machines (ET-408/ET-410). In 1980, other machines (ET-411/ET-419) were built in Spain, which were comparable to the civil version 414. All were equipped with two T55L712 turbines. In 1990 there was a first update made at Boeing in Philadelphia. Another update was made in 1996. In 2000, 34 T55GA714 engines were purchased and installed as the machines reached the deadline for major inspection. At the end of these various interventions those few machines that today remain operational (7- 8 all) in have an increase in power from 4,500 to 5,000 HP, a reinforced loading floor, armored cabin, three load hooks, a filter antisand, but unfortunately many hours of flight on your shoulders. The 7.62 M60D machine gun, which has mainly self-protection tasks, can be fired from the side door or from the small front side window or from the rear ramp where the Spanish Chinooks can adapt a seat for the gun operator. Self-protection is completed by active safety radar ALR310 and chaff and flare launchers. Transport Department V has medium and heavy tactical transport tasks, logistical support to units. Since its birth it has always been present in the natural disasters in aid of the civilian population. He also participated in various Spanish missions abroad ("Provide Comfort" Iraq 1992, Kosovo, Albania and Afghanistan). The presence in Afghanistan of the ISAF (International Security Assistance Force) department (different locations in the years characterized by the acronym ASPUHEL and serial number) is usually realized in three Chinooks located on the base of Herat where they are transported with the aid of Russian aircraft Antonov An 124-100. In addition to material transport missions and VIP missions, the FAMET CH 47 often operate alongside the Italian Mangustas in Close Air Support missions. In 1988, a radio communications department was created, the BTRANS, Transmissions Battalion, which now manages self-protection and electronic warfare equipment. It employs AS332B Super Puma (HT-21) helicopters delivered since 1987 (ET-501/ET-518) and more recent of about 10 years some AS532 Cougar (HU-27) marked by the codes ET-651/ET-665. The Unit performs electronic surveillance tasks and includes helicopters such as ET-663 serving as a flying control post. At a glance, the Super Puma stand out from the longer fuselage highlighted by engines that do not reach the end of the cabin roof. Another task is the VIP transport in areas with a high concentration of electronic signals. The most intense flight activity is however borne by the third flight department we visited, the CEFAMET, this is the only Spanish Army Aviation School Department and since 2005 employs in this delicate task the EC 135T2 (HE26) (codes ET-180/ET-183) and four other EC 135 (HU26) of the showy yellow color, in charge of use at the Military Emergency Unit (UME), the emergency in the natural calamities and marked by the codes ET-195/ET-198. This helicopter is an innovation for the FAMET School. With its innovative carbon fiber structure, the French production machine allows an education with a completely electronic approach, which makes the students more ready for the acquisition of modern machines such as the Tigre and the NH 90. The FAMET helicopter student after completing the basic course at the Ejército de l'Aire at Armilla Air Base 78, and being a helicopter pilot is sent to Colmenar for a 170-hour combat training course with IFR (Instrumental Flight Rules), NVG (Night Vision Goggles) and flight training lessons, at the end of which it is sent to the operational departments where it makes the transition on the present machines. The School also prepares the instructors and pilots of the UAV (Unmanned Aerial Vehicle). The Air Force helicopter pilots (NVG course) those of the Guardia Civil and the Armada are also trained at the department. An agreement for frequency is active since 2002 with the Portuguese Air Force (Força Aerea Portuguesa) for the education of its pilots. Another important aspect of the School is maintenance education for technical staff who are taught the organization of maintenance of all types of aircraft supplied to FAMET, as well as the correct management of the documentation of the machines. At CEFAMET each simulator faithfully reproduces the cabin of a helicopter in service; for CH 47 for example we have the ET-411, for Cougar the ET-663. The visit to the FAMET maintenance department, the PCMHEL allows us to admire two old FAMET battle horses, now close to the stage exit; Bell UH 1H and Bo 105. The first one (HU10B) has entered in service starting from about 1971 in 70 examples, has been employed in the most different operating theatres, from the Sahara to Bosnia, from Lebanon to Kosovo always with such effectiveness to render still today difficult the radiation of this real "mule". Today, however, the UH 1H has lost access to all its weapon systems and can only be used for reconnaissance and transport. More complex the operating life of the second, the Bo 105, is in line with the FAMET from 1981 in the three versions; the LHO (ET-139/ET-151) former German Army (Heer) helicopter used for reconnaissance and observation (HR15), the ATH (ET-302/ET-328) as anti-tank equipped with HOT guided missiles (HA15) and the GSH version (ET-161/ET-177) with higher skates to accommodate under the fuselage a 20mm RH202 cannon. In 2011 the Bolkow in service were about 20, after the disbarment and the transfer of various examples to the Guardia Civil the impression is that the German helicopter has now the days counted with the FAMET.

 

The authors woul like to thank the Admiral Ciammaichella (Military Attached at the italian Embassy in Madrid), the Capt. Marcos Revilla Vicente, Mr. Victot Aguirre Lopesino and the Press Office of the air base of Colmenar Viejo.
Images and text by Elio Viroli and Stenio Bacciocchi
May 2012