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La nostra prima domanda per visitare la Forza Aerea polacca venne fatta alla fine del 1986. Nella classica modalità lancia e dimentica, questa volta con più speranza; considerata l’evidente voglia della Polonia di avvicinarsi all'Europa Occidentale. Dopo la nascita, alcuni anni prima di Solidarnosc, primo sindacato del mondo comunista, era stato eletto da poco in Vaticano un Papa polacco, che avrebbe forzato con la sua personalità il sistema marxista ormai vacillante. Ed una risposta arrivò davvero nell'estate del 1989, dopo che a Varsavia si era insediato il nuovo Governo nato dalle elezioni di primavera, ancora di stampo comunista ma con all'interno il 48% di rappresentanza del Partito di Lech Walesa. La voce in un italiano stentato di un addetto dell'Ambasciata di Roma ci parlò di un Airshow a Poznan e di una visita privata ad un reparto operativo presso la Base Aerea di Lask, unici eventi a cui eravamo stati autorizzati. Seguì un lunghissimo trasferimento in auto di ben 1.500 km fino a Varsavia dove ci attendeva un incaricato del Ministero della Difesa e un'interprete per accompagnarci a Poznan, popolosa città dell'ovest della Polonia. All'arrivo rifiutammo eroicamente l'albergo e ci recammo subito all'aeroporto. Ad accoglierci in aeroporto una linea di volo mozzafiato, erano presenti vari tipi di velivoli in servizio nella Ludowe Wojsko Polskie - LWP, esposti senza transenne, erano a disposizione per i nostri obiettivi, foto statiche che allora erano per noi la massima fonte di soddisfazione. Riguardammo il presunto ordine di battaglia della LWP e stilammo un elenco di tutte quelle prede tanto agognate ed ora così accessibili:
Mig 29A codice 70 del 1PLK/OPK Mig 23MF codice 120 del 28PLM/OPK Su 22M4 codice 7411 del 7PLM-BR Mig 21MF codice 7812 del 41PLM PZL Lim 6bis codice 512 del 45PLM TS 11A codice 1907 del 62PLK/OPK An 26 codice 1602 del 13PLT PZL Mielec M28TD codice 0405 del 36SPLT Mil Mi 8T codice 605 del 56PSB Mil Mi 24V codice 734 del 56PSB Mil Mi 2RS codice 6002 del 26PSB An 2TD codice 0851 Ilyushin Il 14P codice 3036
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A questi velivoli si aggiungevano due vere novità per l'epoca, l'elicottero PZL W3T codice 0209 e l'addestratore PZL 130 codice 005, entrambi prototipi. |
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A Lask ci recammo il giorno seguente. Nella base della Polonia centrale erano ancora operativi i Mig 21PLM, una versione ormai obsoleta e destinati a breve alla radiazione. Assistemmo allo svolgersi delle missioni del pomeriggio dei velivoli del 10PLK/OPK. La missione tipo di un intercettore nel Patto di Varsavia si rivelò di circa mezzora, sorprendentemente breve rispetto agli standard NATO. |
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Ritornammo molto presto in Polonia per visitare altre quattro basi, Sochaczew per i Mig 21R del 32PL/RT, Minsk Mazowiecki per i Mig 29 del 1PLK/OPK, Inowroclaw per i Mil Mi 24V del 56PSB, Powidz per i Su 22M4 ed i Su 20 del 7PLM/B ma ormai la LWP non era più una Forza Aerea del Patto di Varsavia e si avviava ad un futuro nella NATO. |
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Foto e testo di Elio Viroli e Stenio Bacciocchi
Agosto 1989
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English translation by Mara Ciarini
At the end of 1986 we made the first request to visit the Polish Air Force. In classic spear and forget mode, this time with more hope; given Poland’s clear desire to move closer to Western Europe. After Solidarnosc’s birth, the first trade union of the communist world, in the Vatican a Polish Pope was elected, that with his personality will force the faltering Marxist system. An answer really came in the summer of 1989, after the new government took office in Warsaw. It was born from the spring elections, still in communist style but with 48% of Party of Lech Walesa representation. A clerk of the Embassy of Rome told us about an Air Show in Poznan and a private visit to an operational department at the Lask Air Base, the only events to which we had been authorized. After we transfer by car for 1,500 km to Warsaw, where we were expected by a representative of the Ministry of Defense and an interpreter to accompany us to Poznan, populous city in the west of Poland. On arrival we heroically refused the hotel and immediately went to the airport. At the airport a breathtaking flight line welcomed us, there were various types of aircraft in service in the Ludowe Wojsko Polskie - LWP, exposed without barriers and available for our objectives: static photos that for us were the maximum source of satisfaction. We looked at LWP’s supposed order of battle and compiled a list of all those preys so longed crave and now so accessible:
Mig 29A serial 70 of the 1PLK/OPK Mig 23MF serial 120 of the 28PLM/OPK Su 22M4 serial 7411 of the 7PLM-BR Mig 21MF serial 7812 of the 41PLM PZL Lim 6bis serial 512 of the 45PLM TS 11A serial 1907 of the 62PLK/OPK An 26 serial 1602 of the 13PLT PZL Mielec M28TD serial 0405 of the 36SPLT Mil Mi 8T serial 605 of the 56PSB Mil Mi 24V serial 734 of the 56PSB Mil Mi 2RS serial 6002 of the 26PSB An 2TD serial 0851 Ilyushin Il 14P serial 3036 To these aircraft were added two real news for the time, the helicopter PZL W3T code 0209 and the trainer PZL 130 code 005, both prototypes.
We went to Lask the next day. In central Poland, the Mig 21PLM were still in operation, an obsolete version intended for short-term radiation. We attend the afternoon missions of 10PLK/OPK aircraft. The standard interceptor mission in the Warsaw Pact was about half an hour, surprisingly short compared to those of NATO. We returned very soon to Poland to visit four other bases, Sochaczew for Mig 21R of 32PL/RT, Minsk Mazowiecki for Mig 29 of 1PLK/OPK, Inowroclaw for Mil Mi 24V of 56PSB, Powidz for the Su 22M4 and Su 20 of 7PLM/B but now the LWP was no longer a Warsaw Pact Air Force and was heading for a future in NATO.
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Images and text by Elio Viroli and Stenio Bacciocchi
August 1989
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