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La terza Pattuglia Acrobatica presente all’edizione 2014 del Singapore Air Show è stata quella degli “Jupiter” della Tentara Nasional Indonesia- Angakatan Udara, la Forza Aerea indonesiana. Sconosciuta in Europa, meritano un articolo a loro dedicato ed è quello che ci accingiamo ad offrirvi. La Pattuglia, che opera dal 2011 prende il nome di “Jupiter” poiché i suoi piloti sono tutti istruttori ed hanno un “call sign” particolare che è appunto, Jupiter! Gli “Jupiter” non sono la prima formazione acrobatica dell’Indonesia: nel 1950 un team di quattro P 51 Mustang, dello Skadron 3 iniziò le sue esibizioni per terminarle nel 1962, sostituito dal SkU 11, esibendosi con quattro MiG 17. Questa pattuglia fu voluta essenzialmente da Rusmin Nurjadin, Comandante dei reparti dotati di MiG 21 e successivamente divenuto Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, incarico che ricoprì dal 1966 al 1969. Era un momento storico molto turbolento e con una grande influenza sovietica. Tanto, che i velivoli dell’Aeronautica erano in gran parte di costruzione sovietica. I tempi cambiano e cambia la Forza Aerea indonesiana, che comincia ad adottare anche velivoli di fabbricazione americana con il risultato che, nel 1978, un altro Skadron, il 14, che volava con la versione australiana dell’F 86F Sabre, denominata CA-27, forma un team acrobatico con quattro velivoli, con il nome di “Spirit 78”. Nel 1985, iniziarono le esibizioni acrobatiche di un’altra pattuglia che operò con quattro BAE Hawk Mk53, velivoli da addestramento dello SkU 15 e la pattuglia cambiò il nome in “Spirit 85”. Bisogna arrivare al 1995 per avere una formazione acrobatica permanente, la “Elang Biru” (Falchi Blu), che vola con sei F 16 dello SkU 3, lo stesso che aveva volato, per la prima volta, nel 1950 con i Mustang. La loro prima esibizione avvenne il 5 ottobre del 1995 a Jakarta in occasione del 50° Anniversario delle Forze Armate. Gli aerei sfoggiavano una livrea giallo e blu e la prima esibizione internazionale avvenne nel corso dell’Air Show di Singapore, edizione 1996. La Pattuglia cessa la sua attività nel 2000, a causa di un grave incidente avvenuto durante una esibizione mista con velivoli F 16 e Hawk (due dei tre nella formazione ebbero una collisione) ed anche per problemi finanziari.
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Trascorrono otto anni e, come una Fenice, nasce una nuova Pattuglia Acrobatica, l’attuale “Jupiter Aerobatic Team”. I velivoli usati inizialmente sono quattro addestratori KT-1B Wongbee, la versione coreana del Pilatus PC 9. Effettua poche esibizioni, nel 2010 due istruttori Indonesiani furono invitati, nell’ambito della cooperazione con l’Australia, a volare con le “Roulettes” (una Pattuglia Acrobatica australiana), per apprenderne le tecniche del volo in formazione, poiché gli australiani avevano (ed hanno) un analogo velivolo di addestramento, il PC 9. Nel 2010, l’8 novembre, il team australiano si esibisce a Jakarta avendo come ospiti, nei seggiolini posteriori, sei piloti Indonesiani. I tempi sono maturi per una radicale trasformazione e nel 2011 gli Jupiter sono pronti ad esibirsi con i velivoli dipinti in bianco e rosso, colori che richiamano la bandiera nazionale, cominciando le sue esibizioni pubbliche nel corso del 65° anniversario della TNI-AU. A Febbraio del 2014 sono nuovamente all’estero e presenti a Singapore dove si confrontano con i Black Knights e le Black Eagles. Abituati alla potenza e alla velocità dei jets, la Pattuglia colpisce per la silenziosità, quasi un ronzio, e la bassa velocità delle sue manovre, che dona un piacevole effetto al rallentatore, conferendo una grande fluidità e armonia, che si nota particolarmente negli incroci, in pattuglia o dei due solisti che si staccano dalla formazione base. La storia diventa cronaca, ma all’orizzonte sembra si stia per concretizzare una rinascita della “Elang Biru” (ma probabilmente si chiamerà “Golden Eagles”) che opereranno con il T-50 (denominati appunto Golden Eagles) coreani. I primi velivoli consegnati già mostrano una colorazione speciale. Comunque gli “Jupiter” continueranno a solcare i cieli del sud-est asiatico. |
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L'autore desidera ringraziare tutto il Team "Jupiter", Apri Arfianto, Onesmus Gra, Kusri Atmoyo, Canesinang Aribowo. Un ringraziamento speciale a Klm Young Kweng Testo di Carlo Armando Gaetano Trpodi Foto di Carlo Armando Gaetnao Tripodi, Jupiter Aerobatic Team e Klm Young Kweng Febbraio 2014 |
English translation
The third Aerobatic Team present at the 2014 edition of the Singapore Air Show was that of the "Jupiter" of the Tentara Nasional Indonesia- Angakatan Udara, the Indonesian Air Force. Unknown in Europe, they deserve an article dedicated to them and that is what we are going to offer you. The Patrol, which operates since 2011 is called "Jupiter" because its pilots are all instructors and have a special "call sign" which is precisely, Jupiter! The "Jupiter" are not the first aerobatic team of Indonesia: in 1950 a team of four P 51 Mustang, Skadron 3 began its performances to end them in 1962, replaced by Sku 11, performing with four Mig 17. This team was commissioned essentially by Rusmin Nurjadin, Commander of the units equipped with Mig 21 and later became Chief of Staff of the Air Force, a post he held from 1966 to 1969. It was a very turbulent historical moment with a great Soviet influence. So much so that the aircraft of the Air Force were largely of Soviet construction. The times change and the Indonesian Air Force, which begins to adopt also aircraft of American manufacture with the result that, in 1978, another Skadron, the 14, which flew with the Australian version of the F 86F Sabre, called CA-27, forms an acrobatic team with four aircraft, with the name of "Spirit. In 1985, acrobatic performances began by another team that operated four BAE Hawk Mk53, Sku 15 training aircraft, and the team changed its name to "Spirit 85”. You have to get to 1995 to have a permanent aerobatic team, the "Elang Biru" (Blue Hawks), that flies with six F 16 of the Sku 3, the same one that had flown, for the first time, in 1950 with the Mustangs. Their first exhibition took place on October 5 of 1995 a Jakarta on the occasion of the 50th anniversary of the Armed Forces .2000, a It was held in Jakarta. The aircraft had a yellow and blue livery and the first international exhibition took place during the Air Show of Singapore, 1996 edition. The Team ceased its activity due to a serious accident during a mixed exhibition with F 16 and Hawk aircraft (two of the three in the formation had a collision) and also due to financial problems. They spend eight years and, like a Phoenix, a new Aerobatic Team is born, the current "Jupiter Aerobatic Team". The aircraft used initially are four KT-1B Wongbee trainers, the Korean version of the Pilatus PC 9. Performs few performances, in 2010 two Indonesian instructors were invited, in the framework of cooperation with Australia, to fly with the "Roulettes" (an Australian Aerobatic Team), to learn the techniques of the flight in formation, since the Australians had (and have) a similar training aircraft, the PC 9. In 2010, on November 8, the Australian team performs in Jakarta having as guests, in the rear seats, six Indonesian pilots. The time is ripe for a radical transformation and in 2011 the Jupiter are ready to perform with the aircraft painted in white and red, colors that recall the national flag, starting its public exhibitions during the 65th anniversary of the TNI-AU. In February 2014 they are again abroad and present in Singapore where they deal with the Black Knights and the Black Eagles. Accustomed to the power and speed of the jets, the Team strikes for the quietness, almost a hum, and the low speed of its maneuvers, which gives a pleasant effect to the slow motion, giving a great fluidity and harmony, which is particularly noticeable at intersections, in team or two soloists who detach from the base formation. The story becomes a chronicle, but on the horizon it seems that a rebirth of the "Elang Biru" (but probably it will be called "Golden Eagles") that will operate with the T-50 (called Golden Eagles) Koreans. The first aircraft delivered already show a special color. However, the "Jupiter" will continue to cross the skies of Southeast Asia.
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The author would like to thank all the: Team "Jupiter", Apri Arfianto, Onesmus Gra, Kusri Atmoyo, Canesinang Aribowo. Special thank to Klm Young Kweng Text by Carlo Armando Gaetano Trpodi Images by Carlo Armando Gaetnao Tripodi, Jupiter Aerobatic Team and Klm Young Kweng February 2014 |
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