Benchè oggi la principale base operativa della Swiss Air Force (l’Aeronautica Militare svizzera) sia Payerne, gli appassionati di aeronautica conoscono bene anche la base di Meiringen: infatti è da questo aerodromo che decollano gli assetti che prendono parte alla famosa esercitazione Axalp. Ma Meiringen non è solo sinonimo di Axalp. Innanzitutto è l’unica base della Forza Aerea elvetica che è possibile visitare durante l’anno. Da inizio maggio a fine ottobre ogni mercoledì vengono organizzate visite di un’ora e mezzo presso l’aerodromo, affiancate da tre visite più corpose di tre ore che hanno luogo generalmente il primo mercoledì di aprile, il primo mercoledì di agosto ed il mercoledì di metà ottobre. Ed è stato proprio il 15 ottobre di quest’anno, durante l’ultima visita di tre ore del 2014, che abbiamo potuto visitare l’aerodromo di Meiringen il quale, essendo situato in una coreografica valle a sud est della Svizzera, è facilmente raggiungibile in auto da Varese. Anche se l’inizio della visita era prevista per le 13,30 l’attività di volo è iniziata al mattino con i decolli dei primi F/A 18 Hornet delle tigri della Fliegerstaffel 11 che unitamente agli F 5E Tiger II della Fliegerstaffel 8 (i quali tuttavia non hanno partecipato all’attività volativa della giornata) compongono il Fliegergeshwader 3. Ciò che colpisce immediatamente sono i passaggi a livello che chiudono la pista ed i vari raccordi al momento del passaggio degli aerei, soluzione dovuta al fatto che i velivoli non sono ricoverati in appositi shelter nell’aerodromo ma direttamente nella montagna posta alle spalle della base. Così il traffico stradale attraversa la pista ed i vari raccordi, rendendo necessari i passaggi a livello per consentire il passaggio agli aerei. In altre parole, quando le sbarre si abbassano potete trovarvi ad ammirare un F 18 in decollo o in atterraggio anziché un classico treno sferragliante. Di sicuro una vista molto più affascinante per gli appassionati di aerei. Con il ritorno alle 12,00 degli F/A 18 si conclude l’attività della mattina e dopo un veloce pasto si può accedere direttamente alla terrazza posta sopra il ristorante della base, da dove è possibile fotografare gli aerei in decollo ed in atterraggio. Alle 13,00 la base si risveglia: dalle montagne dietro l’aerodromo infatti inizia a sentirsi il sibilo di otto General Electric F404, segno che quattro Hornet hanno avviato i loro motori. E qui si nota il secondo aspetto inusuale della base: è infatti impressionante e spettacolare sentire il frastuono dei caccia provenire da dentro la montagna, e vederli comparire, rullare e decollare fiancheggiando case e bovini è di certo una vista particolare. Dopo il decollo degli F/A 18, alle 13,30 inizia la visita vera e proprio con filmato introduttivo (in tedesco) che spiega le attività svolte presso l’aerodromo. Terminato il filmato ci dirigiamo all’esterno dove si assiste ad una suggestiva dimostrazione del centro cinofilo, mentre un Pilatus Pc 7 con i colori del “PC-7 Team” decolla sorvolando l’aeroporto. La tappa successiva è presso lo stabilimento in cui sono prodotti componenti per il funzionamento delle funivie, ma non appena usciti assistiamo all’atterraggio degli Hornet, che ci sfilano a pochi metri di distanza e che possiamo fotografare senza alcuna limitazione.
Quindi ci dirigiamo presso un hangar per la manutenzione, dove sono presenti, un Pc 6, un F/A 18, un Pc 7 ed un F 5E con la livrea della Patrouille Suisse con il vano dei cannoni aperti. Anche in hangar gli aerei sono fotografabili in ogni dettaglio, dal POD ATFLIR (Advanced Targeting Forward Looking Infrared), utilizzato nelle missioni di intercettazione per l’acquisizione dei bersagli montato sull’F/A 18, ai cockpit di tutti gli aerei ma non solo: il personale che accompagnava il gruppo di visitatori concede a tutti la possibilità di accomodarsi al posto di pilotaggio dello Hornet e del Tiger. Dopo avere ammirato il decollo di altri quattro F/A 18, assistiamo alle spiegazioni relative al funzionamento di tuta anti-G e seggiolino eiettabile, prima di concludere la visita sul piazzale della base con i touch and go degli Hornet al rientro dall’ultima missione del giorno. Possiamo concludere questo servizio con alcune interessanti osservazioni: questo tipo di iniziative, sono certamente interessanti e soprattutto bene organizzate, con l’unico neo di essere interamente in lingua tedesca. Di sicuro in un periodo di tempo in cui l’internazionalizzazione di ogni forza aerea (così come di ogni forza armata) è un principio ormai saldo di tutte le nazioni occidentali, sarebbe opportuno per il futuro predisporre visite anche in inglese. Per contro non si può certamente restare insensibili davanti alla grande cultura aeronautica che non solo la Swiss Air Force, ma anche il popolo svizzero, dimostrano di avere. Infatti arrivare presso la rete di una base e trovarvi uno spiazzo con parcheggio per auto e bagno chimico per gli appassionati al fine di favorire la loro permanenza in una posizione ideale per osservare l’attività di volo della base è quanto si trova fuori dall’aerodromo di Meirigen, ma che resta qualcosa di più lontano di un sogno all’esterno delle nostre basi. La stessa considerazione può essere fatta per le foto, che come abbiamo detto si possono scattare senza limitazioni di sorta. Se a tutto questo si unisce la grande efficienza dimostrata dalla Forza Aerea svizzera a Meirigen, dove gli stessi quattro F/A 18 (matricole J-5014, J-5016, J-5023 e J-5026) hanno effettuato ben tre sortite in un giorno, non si fatica a comprendere il grande interesse suscitato negli appassionati da ogni evento organizzato dall’aeronautica elvetica.
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English translation
Even if today Payerne is the Swiss Air Force main operating base, Meiringen Air Base is well known among aviation geeks: in fact the aircraft which take part to Axalp exercise usually are deployed to this airfield. Anyway Meiringen Air Base is also the only Swiss Air Base that can actually be visited throughout the year: in fact from April to October a tour of the base is held every Wednesday afternoon while three more visits three hours long are held from May to October. In fact we had the chance to visit Meringen Air Base on Oct. 15 2014: being located not far away from Varese City, the airfield can easily be reached from north west Italy. Despite the fact that the visit was planned to start at 1.30 p.m. , the first F 18 Hornets from Fliegerstaffel 11 (that alongside with the F 5 Tigers from Fliegerstaffel 8 are part of the Fliegergeshwader 3) took off in the morning. Due to the fact that the aircraft are recovered inside underground caverns and because the bustle pass through the airbase taxiways and runway, several level crossings surround the airfield giving the chance to the fighters to taxi and reach the runway to take off. This means that you can see an aircraft behind the level crossing instead of a train: for sure a beautiful sight for every aviation enthusiast. With the landing of the last three F 18s at midday ended the morning flight activity and after a fast snack, you can access to the observation platform from which you can take pictures of airplanes taking offs and landings. At 13.00 p.m. “the sound of freedom” of eight General Electric F404 engines comes from the underground caverns and four Hornets reach the runway taxing among cows and homes placed very near the airfield. Then after the Hornets taking off, at 13.30 p.m. the tour started with a movie that showed duties performed by the units deployed at Meiringen Air Base. After the movie we saw an interesting kennel club demonstration followed by a Pilatus Pc 7 take off, then the tour continued in the cable car tools factory. Before visiting the base maintenance hangar, we had the chance to admire the landing of the four Hornet which taxied nearby us. In the maintenance hangar several aircraft (a Pc 6, an F 18, a Pc 7 and a Patrouille Suisse F 5E) are on display where we had seen every Hornet detail such as the ATFLIR (Advanced Targeting Forward Looking Infrared) and the fighter glass cockpit. Moreover each visitor had the chance to sit at the controls of both the Hornet and the Tiger. The tour ended with the ejection seat and the anti g suit mode of operation. We can affirm that this kind of visits are an interesting tool for every aviation enthusiast with only one small imperfection: each tour is held in German only, and of course an English spell out would be necessary. On the other side we admired the Swiss aviation heritage from our arrival at Meiringen Air Base where we found a dedicate “photo” (that can be taken without facing any limitation during the whole base tour) apron with toilet alongside the runway, something totally weird outside our airfields. Moreover the great maintenance efficiency showed by the Swiss Air force has been demonstrated by the fact that three sorties were flown in one day only by the same four Hornets airframes (J-5014, J-5016, J-5023 and J-5026).
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