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Il 20° Gruppo viene costituito il 26 marzo 1918 a Castenedolo con la 37ª Squadriglia Savoia Pomilio SP.3 e la 40ª Squadriglia SIA 7b. Dal giugno seguente riceve anche la 113ª Squadriglia SAML di Medole che viene trasferita a Cividale Camuno. Il Gruppo dopo il trasferimento a Cividate Camuno riceve la 2ª Sezione FBA e la 120ª Squadriglia Pomilio, con queste Squadriglie partecipa all’offensiva sull’Ortles. In seguito arriva sul campo di Cividate Camuno anche una sezione della 74ª Squadriglia, tra il 12 e il 14 agosto questa agisce intensamente nell’azione sul Tonale con ricognizioni e attacchi al suolo. Il 4 ottobre riceve la 72ª Squadriglia e la 74ª Squadriglia al completo. Il 1º dicembre 1918 si scioglie invece la 120ª Squadriglia ed il Gruppo si sposta sull'Aeroporto di Udine Campoformido. Il 18 gennaio 1919 viene chiusa la 112ª Squadriglia ed il 6 febbraio arriva la 9ª Sezione Ansaldo SVA. Nel mese di marzo il Gruppo viene inquadrato nell'8ª Armata con la 113ª, 115ª Squadriglia e l’8ª Sezione SVA. Il 1º agosto diventa Comando di Gruppo da Ricognizione Tattica e Strategica con la 113ª e la 115ª SAML a Campoformido, con la 121ª Squadriglia SAML a Bolzano di San Giovanni al Natisone, con l’87ª Squadriglia SVA-5 ad Aiello del Friuli e con la 58ª Squadriglia SVA 10 a Verona. Alla fine del 1919 il Gruppo viene chiuso. Il 20° Gruppo CT (Caccia Terrestre) viene ricostituito il 1° giugno 1939 alle dipendenze del 52° Stormo CT sull’aeroporto di Ciampino Sud. Lo Stormo aveva finora operato a Pontedera in provincia di Pisa, ma con l’assegnazione di un Gruppo della Caccia viene trasferito nella nuova destinazione per assicurare la difesa di Roma. Al Gruppo vengono assegnate le seguenti Squadriglie: 351ª, 352ª e 353ª. Successivamente (1° ottobre), il 20° insieme al 21° Gruppo CT, vengono incorporati nel neo costituito 51° Stormo, il nuovo reparto viene basato a Ciampino Sud e gli vengono dati in dotazione i velivoli Fiat CR.32 e Fiat G.50. In questo periodo viene creato il primo stemma del 20° Gruppo, vediamo come. Nel corso di un’esercitazione di attacco da parte degli S.79 del 12° Stormo BT (Bombardamento Terrestre) alla città di Roma (che aveva come emblema tre sorci verdi) la difesa, con i moderni G.50 della 351ª Squadriglia del 20° Gruppo Caccia Terrestri, riesce finalmente ad intercettarli (in precedenza i più lenti CR.32 del 52° Stormo CT non erano riusciti nell’impresa). Al termine dell’esercitazione un pilota del 51° disse: “finalmente quei signori dei Sorci Verdi hanno trovato il loro gatto!”. Da qui il Tenente Vincenzo Sant’Andrea trae ispirazione per l’emblema, che però non viene approvato nella sua interezza (le imprese dei Sorci Verdi erano troppo famose); pertanto i topini presenti sui distintivi di Gruppo sono di colore grigio. Solo nell’autunno del 1940 il 20° Gruppo CT (già del 51° stormo), in partenza per il fronte della Manica, riprende il colore verde dei topini. In seguito il distintivo viene adottato dal 51° Stormo. Con la dichiarazione di guerra dell’Italia alla Gran Bretagna e Francia del 10 giugno 1940, il Gruppo assume la difesa di Roma e Napoli e successivamente costituisce sull’aeroporto di Guidonia una delle prime cellule d’allarme della Regia Aeronautica. Il 10 settembre 1940, a causa di mutamenti organici importanti attuati in seno alla 3ª ZAT (Zona Aerea Territoriale) del Lazio e della Toscana, pongono il 51° Stormo Caccia in posizione “quadro”, così il 20° Gruppo CT viene incorporato nel neo costituito 56° Stormo CT, concorre così alla creazione del CAI (Corpo Aereo Italiano) e parte per le basi del Belgio. Il 20° Gruppo CT durante la permanenza in Belgio viene incorporato nel II Fliegerkorps della Luftwaffe, assumendo la denominazione germanica di 20/Jagdgeswader 56. Tra l’ottobre 1940 e il maggio 1941 il Gruppo totalizza circa 1.341 ore di volo sui cieli della Manica e dell’Inghilterra. Il 15 gennaio 1941 il 20° Gruppo diventa autonomo in seguito al rimpatrio del 56° Stormo e alla stessa data, la 351ª Squadriglia passa alle dipendenze del 155° Gruppo. Il reparto mantiene sulle derive dei suoi FIAT G.50 l’intoccabile “Gatto Nero”, con i topini ancora “grigi”, ritornati in seguito di colore “verde”. La base operativa del 20° Gruppo CT è quella di Maldegem, dove in verità il reparto non riesce in alcun modo ad inserirsi nel contesto della guerra su quel difficile fronte. Non per questo il suo compito è meno ingrato, dopo essersi assunto la difficile missione del continuo pattugliamento delle coste fiamminghe affacciate sul Canale della Manica, subisce ugualmente delle perdite, con due caduti e un ferito grave disabilitato al volo. Con il rientro dell’intero CAI in Italia, le due sole unità del 20° Gruppo Autonomo CT (352ª e 353ª) rimaste ancora per qualche mese in Belgio, sembra realizzarsi la possibilità di un riequipaggiamento con i BF109F di produzione tedesca, opportunità sfumata nell’Aprile del 1941, quando anche il reparto di Bolzano deve rientrare in Italia. Subito dopo aver fatto ritorno in patria, nel maggio del 1941, il 20° Gruppo amplia i suoi organici con la 151ª Squadriglia CT, e, dopo un breve periodo di addestramento, si trasferisce in Africa Settentrionale Italiana (ASI) dove opera fino a settembre dello stesso anno. L’attività è molto intensa: circa 4.103 ore volate in zona di guerra; 38 velivoli nemici abbattuti e 12 distrutti al suolo. Le perdite sono di sei piloti tra i quali una Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il 1° gennaio 1942 il 20° Gruppo torna a volare nei cieli italiani, con le Squadriglie 151ª, 352ª e 353ª ed i velivoli Macchi MC.200 “Saetta” e Fiat G.50 “Freccia”, e viene riassegnato al 51° Stormo a Ciampino sud; in seguito gli vengono assegnati i nuovi Macchi MC.202 “Folgore”. Dalla metà dello stesso anno viene trasferito a Gela in Sicilia dove opera nei difficili cieli di Malta contro la Royal Air Force; sempre sul Mediterraneo partecipa alle battaglie di Pantelleria e di Mezz’agosto ed effettua molteplici missioni di protezione dei convogli navali diretti nei territori africani, in particolar modo in Libia. Nel novembre successivo il Gruppo viene trasferito a Castelvetrano per la difesa aerea della Sicilia e pochi giorni prima di Natale dello stesso anno viene nuovamente dislocato a Ciampino sud, dove svolge compiti di difesa aerea delle città di Roma e Napoli. Nel maggio 1943 il 20° Gruppo viene dotato dei primi Macchi MC.205 “Veltro” e trasferito a Capoterra (Sardegna). Nel settembre 1943 il reparto fa ritorno sulla Base di Ciampino e contribuisce alla difesa della Capitale. Alla data dell’armistizio, il 20° Gruppo si trova con piloti e specialisti divisi tra la base romana e Foligno, dove sta avvenendo la transizione sui nuovi Fiat G.55, conversione che non viene completata. Come molti altri reparti, anche il 20° Gruppo del 51° Stormo si trova a combattere a fianco degli ex nemici inglesi e americani, assegnato al neo costituito “Comando Unità Aerea” con sede a Brindisi, alle cui dipendenze furono posti tre “Raggruppamenti”: Caccia, Bombardamento e Trasporto. Assegnato al 254th Wing/BALKAN AIR FORCE della “Meditteranean Allied Air Force” opera dalle basi di Lecce, Palata, Nuova Termoli, Leverano, Canne e Lissa con i suoi Macchi MC.202 e MC.205 più un’aliquota di Spitfire forniti dagli alleati. Proprio nel 1944 una delle sue Squadriglie, la 360ª, dipinge sul muso di uno Spitfire la testa di un leone tratto dal nominativo radio che era, ed è ancora oggi “Leo”. Il 5 maggio 1945, in seguito agli accordi per la resa germanica, si conclude l’attività bellica del 20° Gruppo. Il 1° ottobre 1947 il 20° Gruppo, dotato di Spitfire IX, viene dislocato a Vicenza, il 14 giugno 1948 raggiunge lo Stormo a Treviso. Alla fine del 1950 il Gruppo viene dotato di F 47D “Thunderbolt” e dall’agosto del 1952, sulla base di Aviano, riceve i primi aviogetti F 84G “Thunderjet” forniti dagli Stati Uniti. Nel 1954 il Gruppo va ad operare sulla Base di Istrana dove prosegue l’attività addestrativa sino al 15 ottobre del 1955, data in cui il Reparto viene posto in posizione “quadro”. Il 26 febbraio del 1965, con la necessità di creare un reparto ad hoc per la conversione operativa dei piloti assegnati a volare sul nuovo F 104G “Starfighter”, l’Aeronautica Militare ricostituisce il 20° Gruppo Addestramento Operativo Autonomo, dotato appunto di TF 104G e collocato sulla base aerea di Grosseto. Il Gruppo viene suddiviso in tre Squadriglie (356ª, 357ª e 358ª) e riprende il distintivo del leone, lo mette in campo azzurro e vi pone il motto "UNUS SED LEO", per ricordare il difficile impegno avuto nella guerra di Liberazione. Il reparto ha avuto, fino al 1985, una triplice dipendenza: una prima dipendenza, “operativa” dallo Stato Maggiore Aeronautica, una dipendenza “territoriale” dalla 2ª Regione Aerea, ed infine una terza dipendenza “funzionale” dal Comando Generale delle Scuole, in quanto Reparto deputato all’addestramento dei piloti destinati alle linee di volo dello “Starfighter”. Alle iniziali 24 macchine, nel marzo 1983, si aggiungono altri sei TF, acquisiti dalla Luftwaffe e sottoposti, presso gli stabilimenti di Caselle, alle necessarie modifiche per renderli identici ai modelli italiani. Nel 1985 il 20° Gruppo passa alle dipendenze del 4° Stormo, pur mantenendo inalterati i compiti istituzionali che gli erano stati assegnati venti anni prima. Nel 1993 il 20° Gruppo riceve anche un’aliquota di monoposto F 104G prima, F 104S ASA e ASA-M poi, per mantenere i propri piloti istruttori Combat Ready (CR) e per far raggiungere la Limited Combat Readiness (LCR) ai piloti frequentatori. Nel giugno del 1994 il 20° Gruppo effettua l’ultimo volo di un F 104G dell’Aeronautica Militare, esattamente 31 anni dopo che la stessa 4^ Aerobrigata ricevette il primo “Cacciatore di Stelle”. Nel 1997 il Gruppo riceve da Alenia i primi TF 104 GM, versione aggiornata nell’avionica della variante originaria del biposto. Nel 2004 avviene la dismissione dello “Starfighter” e inizia l’attività con il nuovo TF 2000A “Typhoon”. Per dare un’idea dell’impegno del 20° con lo “Starfighter”, il Gruppo dal 1965 al 2004 ha prodotto 126 istruttori e 1.241 piloti, producendo oltre 101.000 ore di volo suddivise fra F 104G, S, ASA, ASA-M e TF 104G e GM. |
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L'autore desidera ringraziare il Col. Marco Lant (Comandante del 4° Stormo), il Magg. Marcello V. (Comandante del 20° Gruppo) e in particolare il 1° M.llo Antonio Brandi Un ringraziamento speciale al Col. Urbano Floreani e al Magg. Stefano Testa (UCOM SMA Roma) Un ringraziamento a Ugo Crisponi (aviationgraphics.com) per il profilo del TF 2000A Typhoon Foto di Giovanni Mattioli Testo di Giorgio Ciarini e 20° Gruppo Agosto 2018
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English translation
The 20° Gruppo (Squadron) was formed on 26 March 1918 in Castenedolo with the 37ª Squadriglia Savoia Pomilio SP.3 and the 40ª Squadriglia SIA 7b. From the following June he also received the 113ª Squadriglia SAML of Medole which was transferred to Cividale Camuno. After the transfer to Cividate Camuno, the Gruppo received the 2ª Sezione FBA and the 120ª Squadriglia Pomilio , with these Squadriglie taking part in the offensive on the Ortles. A section of the 74ª Squadriglia also arrives on the field of Cividate Camuno, between 12 and 14 August this acts intensely in the action on the Tonale with reconnaissance and ground attacks. On October 4, he received the 72ª Squadriglia and the 74ª Squadriglia. On 1 December 1918 the 120ª Squadriglia was disbanded and the Gruppo moved to Udine Campoformido Airport. On 18 January 1919 the 112ª Squadriglia was closed and on 6 February the 9ª Sezione Ansaldo SVA arrived. In March, the Gruppo was assigned to the 8ª Armata with the 113ª, 115ª Squadriglia and the 8ª Sezione SVA. On 1 August it became Comando di Gruppo da Ricognizione Tattica e Strategica (Group Command from Tactical and Strategic Reconnaissance) with the 113ª and 115ª SAML at Campoformido, with the 121ª SAML Squadriglia at Bolzano di San Giovanni al Natisone, with the 87ª Squadriglia SVA-5 Squadron at Aiello del Friuli ] and [with the 58ª Squadriglia SVA 10 at Verona. At the end of 1919 the Gruppo was closed. The 20° Gruppo CT (Caccia Terrestre) was reconstituted on June 1, 1939, under the command 52° Stormo CT on the airport of Ciampino Sud. The Stormo had previously operated in Pontedera in the province of Pisa, but with the assignment of a Fighter Group is transferred to the new destination to ensure the defense of Rome. The Gruppo is assigned the following Squadrons: 351ª, 352ª and 353ª. Subsequently (October 1st), the 20° together with the 21° Gruppo CT, are incorporated into the newly constituted 51° Stormo. The new unit is based in Ciampino Sud and is equipped with the aircraft Fiat CR.32 and Fiat G.50. In this period was created the first insignia of the 20° Gruppo. Let’s see how. During an attack exercise by the S.79 of the 12° Stormo BT (Bombardamento Terrestre) to the city of Rome (which had as emblem three green rats) the defense, with the modern G.50 of the 351ª Squadriglia of the 20° Gruppo Caccia Terrestri, manages at last to intercept them (earlier, the slower CR.32 of the 52nd Stormo CT had failed). At the end of the exercise a pilot of the 51° said: "finally those lords of the Green Rats found their cat!". From here Lieutenant Vincenzo Sant'Andrea draws inspiration for the emblem, which is not approved in its entirety (the exploits of the Sorci Verdi were too famous); therefore the mice on the Gruppo badges are grey. Only in the autumn of 1940 the 20° Gruppo CT (already of the 51° Gruppo), departing for the front of the English Channel, resumes the green color of the mice. The badge was later adopted by 51° Stormo. With the declaration of war of Italy to Great Britain and France of 10 June 1940, the Grouppo assumes the defense of Rome and Naples and subsequently constitutes on the airport of Guidonia one of the first alarm cells of the Regia Aeronautica. On September 10, 1940, due to major organic changes carried out within the 3ª ZAT (Zona Aerea Territoriale - Territorial Air Zone) of Lazio and Tuscany, place the 51° Stormo Caccia a "framework" position, so the 20° Gruppo CT is incorporated into the newly constituted 56° Stormo CT, thus contributes to the creation of the CAI (Corpo Aereo Italiano - Italian Air Corps) and leaves for the bases of Belgium. The 20° Gruppo during its stay in Belgium is incorporated into the II Fliegerkorps of the Luftwaffe, taking the German denomination of 20/Jagdgeswader 56. Between October 1940 and May 1941 the Group had approximately 1,341 hours of flight over the English and English skies. On January 15, 1941, the 20° Gruppo became autonomous following the repatriation of the 56° Stormo. and on the same date, the 351ª Squadriglia became dependent on the 155° Gruppo. The unit keeps on the drifts of its FIAT G.50 the untouchable "Black Cat", with the mice still "gray", returned later in color "green". The operative base of the 20° Gruppo CT is that of Maldegem, where in truth the department fails in any way to fit into the context of the war on that difficult front. Not for this reason his task is less ungrateful, after taking on the difficult mission of continuous patrolling of the Flemish coast overlooking the English Channel, he also suffers losses, with two fallen and one seriously injured disabled on the flight. With the return of the entire CAI to Italy, the only two units of the 20° Gruppo Autonomo CT (352ª and 353ª) remaining for a few months in Belgium, seems to realize the possibility of re-equipment with the BF109F of German production, opportunity faded in April 1941, when the Bolzano unit must also return to Italy. Immediately after returning to Italy in May 1941, the 20° Gruppo expanded its staff with the 151ª Squadriglia CT, and, after a short period of training, moved to North Africa Italy (ASI) where it operated until September of the same year. The activity is very intense: about 4,103 hours flown in war zone; 38 enemy aircraft shot down and 12 destroyed. The losses are of six pilots including a Gold Medal of Military Valor. On January 1, 1942, the 20° Gruppo returns to fly in the Italian skies, with the Squadriglie 351ª, 352ª and 353ª and the aircraft Macchi MC.200 "Saetta" and Fiat G.50 "Freccia", and is reassigned to 51° Stormo a Ciampino sud; Later he was awarded the new Macchi MC.202 "Folgore". From the middle of the same year he was transferred to Gela in Sicily where he worked in the difficult skies of Malta against the Royal Air Force; Also on the Mediterranean, he participated in the battles of Pantelleria and Mid August and carried out several missions to protect naval convoys bound for African territories, especially in Libya. In the following November the Gruppo was transferred to Castelvetrano for the air defense of Sicily and a few days before Christmas of the same year it was again stationed in Ciampino south, where it carried out air defense tasks in the cities of Rome and Naples. In May 1943 the 20° Gruppo was equipped with the first Macchi MC.205 "Veltro" and moved to Capoterra (Sardinia). In September 1943 the unit returned to Ciampino Base and contributed to the defense of the Capital. At the date of the armistice, the 20,- Group is with drivers and specialists divided between the Roman base and Foligno, where the transition is taking place on the new Fiat G.55, conversion that is not completed. Like many other unit, even the 20° Gruppo of the 51° Stormo is found to fight alongside former British and American enemies, assigned to the newly formed "Comando Unità Aerea - Air Unit Command" based in Brindisi, under whose dependencies were placed three "gruppi": fighter, bombing and transport. Assigned to the 254th Wing/BALKAN AIR FORCE of the "Meditteranean Allied Air Force" operates from the bases of Lecce, Palata, Nuova Termoli, Leverano, Canne and Lissa with its Macchi MC.202 and MC.205 plus a portion of Spitfire provided by allies. In 1944 one of his Squadriglia, the 360ª, painted on the face of a Spitfire the head of a lion taken from the nominative radio that was, and is still today "Leo". On May 5, 1945, following the agreements for the German surrender, the war activity of the 20° Gruppo ended. On October 1, 1947, the 20° Gruppo, equipped with Spitfire IX, was stationed in Vicenza, on June 14, 1948, reached the Stormo in Treviso. At the end of 1950 the Gruppo was equipped with F 47D "Thunderbolt" and from August 1952, on the base of Aviano, received the first F 84G "Thunderjet" jets supplied by the United States. In 1954 the Gruppo goes to operate on the Base of Istrana where it continues the training activity until 15 October 1955, date in which the Unit is placed in position "framework". On February 26, 1965, with the need to create an ad hoc unit for the operational conversion of pilots assigned to fly on the new F 104G "Starfighter", the Aeronautica Militare reconstitutes the 20° Gruppo Addestramento Operativo Autonomo, equipped with precisely TF 104G and located on the air base of Grosseto. The Gruppo is divided into three Squadriglie (356ª, 357ª and 358ª) and takes the badge of the lion, puts it in the blue field and puts the motto "UNUS SED LEO", to remember the difficult commitment had in the war of Liberation. The unit had, until 1985, a threefold dependency: a first dependency, "operational" from the Stato Maggiore Aeronautica (Air Force General Staff), a "territorial" dependency from the 2ª Regione Aerea, and finally a third "functional" dependency from the Comando Generale delle Scuole (General Command of the Schools), as a unit responsible for the training of pilots for the flight lines of the "Starfighter". In addition to the initial 24 machines, in March 1983, six additional TF, acquired by Luftwaffe and subjected, at the Caselle plants, to the necessary modifications to make them identical to the Italian models. In 1985, the 20° Gruppo passed into the employ of the 4° Stormo, while keeping unchanged the institutional tasks assigned to it twenty years earlier. In 1993 the Gruppo also received a rate of single-seaters F 104G first, F 104S ASA and ASA-M then, to keep its pilots instructors Combat Ready (CR) and to reach the Limited Combat Readiness (LCR) frequent pilots. In June 1994, the Gruppo made the last flight of an F 104G of the Aeronautica Militare, exactly 31 years after the same 4ª Aerobrigata received the first "Starfighter". In 1997 the Gruppo received the first TF 104 GM from Alenia, an updated version of the original two-seater variant. In 2004, the withdrawn from use of the "Starfighter" took place and began its activity with the new TF 2000A "Typhoon". To give an idea of the commitment of the 20° Gruppo with the "Starfighter" from 1965 to 2004 produced 126 instructors and 1,241 pilots, producing over 101,000 flight hours divided between F 104G, S, ASA, ASA-M and TF 104G and GM.
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The author would like to thank the Col. Marco Lant (Cmdr of the 4° Stormo), the Maj. Marcello V. (Cmdr of the 20° Gruppo) and a special thank to the 1° M.llo Antonio Brandi Special thanks at the Col. Urbano Floreani and the Maj. Stefano Testa (UCOM SMA Roma) Special thanks to Ugo Crisponi (aviationgraphics.com) for the graphic of the TF 2000A Typhoon Images by Giovanni Mattioli Text by Giorgio Ciarini and 20° Gruppo August 2018 |
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