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Reparto dell’Aeronautica Militare (AM) dalla vita particolarmente travagliata, il 50° Stormo viene ancora una volta inesorabilmente relegato ai libri di storia. Il 14 settembre 2016 lo Stormo – che era stato ricostituito per la seconda volta dal dopoguerra nel 1988 – è stato infatti nuovamente disciolto. Il provvedimento di scioglimento si inquadra nel graduale processo di riorganizzazione che l’AM sta intraprendendo perlomeno dal 1999. In particolare, con la soppressione del 50° Stormo di Piacenza - San Damiano si realizza la definitiva concentrazione dell’intera flotta operativa di Tornado nell’ambito del 6° Stormo di Ghedi, che così disporrà non più solo della versione IDS, ma anche di quella IT-ECR, fino ad ora peculiare del 50° Stormo. Nell’ottica di una sempre più attenta gestione delle risorse assegnate (che da anni riguarda ormai ogni componente dello Stato, anche a seguito della ben nota spending review), concentrare una determinata flotta su meno basi, se non addirittura averla su un’unica base, come i numeri dei rimanenti Tornado dell’AM hanno permesso, porta ad avere risparmi di scala, grazie alla semplificazione in ogni ambito gestionale, addestrativo e operativo. Nel caso specifico, in effetti, i più ampi vantaggi si realizzeranno verosimilmente tra qualche tempo, quando sarà possibile avere anche tutta la manutenzione di 1° e 2° Livello Tecnico accentrata a Ghedi, con il relativo personale specialista. Un centinaio di militari del 50° è stato infatti trasferito al 6° Stormo, ma una buona parte di loro sarà quotidianamente pendolare tra la base piacentina e quella bresciana. All’incirca altri 150 militari avevano già avuto modo di scegliere un’altra assegnazione, proprio per limitare al massimo il personale rimanente in organico al 50° Stormo in vista dello scioglimento. Le altre componenti del 50° Stormo più direttamente legate alla sua vita operativa, l’aeroporto di S. Damiano e il 155° Gruppo ETS (Electronic Tactical Supression), invece sopravvivono. Allo Stormo è infatti subito subentrato il Comando Aeroporto di Piacenza, che con circa 350 effettivi provvederà a mantenere aperta la pista nei normali orari di lavoro, in modo tale che San Damiano rimanga il primo scalo alternato di Ghedi. L’aeroporto inoltre continuerà a ospitare un’attività di manutenzione per la linea Tornado, anche se ora il personale addetto a tale attività farà capo a una sezione distaccata del Gruppo Efficienza Aeromobili del 6° Stormo. Nel frattempo è già in corso una ricerca per soluzioni che permettano il mantenimento in condizioni operative dell’aeroporto anche in tempi medio-lunghi, tra cui un suo possibile utilizzo da parte della Protezione Civile. Per quanto riguarda il 155° Gruppo ETS, sempre in quel 14 settembre è avvenuto il suo passaggio alle dipendenze del 6° Stormo, evidenziato dal contestuale trasferimento nel pomeriggio di cinque Tornado IT-ECR a Ghedi. I pochi altri suoi velivoli rimanenti a S. Damiano saranno trasferiti al termine dei lavori di manutenzione a cui erano sottoposti nel momento dello scioglimento del 50° Stormo. La nuova assegnazione non muterà il ruolo principale del 155° Gruppo che quindi rimane la SEAD (Supression of Enemy Air Defence), ovvero il contrasto e l’eventuale distruzione del sistema antiaereo avversario. |
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Il CSMA, Gen. SA Enzo Vecciarelli, mentre passa in rassegna lo schieramento del 50° Stormo all'inizio della cerimonia. |
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Un momento della cerimonia di scioglimento del 50° Stormo presso l’hangar della manutenzione la mattina del 14 settembre 2016: il Col. Vincenzo Ruggiero, ultimo comandante dello Stormo, si appresta a ricevere e ad avvolgere la bandiera di guerra del reparto, che sarà poi trasferita e custodita all’Altare della Patria a Roma. |
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La linea di volo dei cinque Tornado IT-ECR trasferiti il 14 settembre a Ghedi. |
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In rullaggio per il decollo. I velivoli sono completamente configurati: due taniche subalari, pod di autoprotezione BOZ verso le estremità alari e uno o due esemplari della versione da addestramento del missile antiradiazione AGM-88 HARM agli attacchi ventrali. Qualche velivolo monta anche al travetto subalare interno un altro carico da addestramento, quello del missile aria-aria AIM-9L. |
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La formazione dei cinque IT-ECR sorvola la pista di San Damiano per un ultimo saluto. |
L'autore desidera ringraziare il Col. Vincenzo Ruggiero e il Cap. Michele Iacobuono Foto e testo di Renzo Sacchetti Settembre 2016
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English translation
Unit of the Aeronautica Militare - AM (Italian Air Force) with a particularly troubled life, the 50° Stormo (Wing) is once again relegated inexorably to history books. On 14 September 2016, the Stormo - which had been reconstituted for the second time since the post-war period in 1988 - was dissolved again. The winding-up measure is part of the gradual reorganisation process that AM has been undertaking at least since 1999. In particular, with the suppression of the 50° Stormo of Piacenza - S.Damiano, the definitive concentration of the entire operational fleet of Tornado is realized in the context of the 6° Stormo of Ghedi, which will thus dispose not only of the IDS version, but also of the IT versionECR, so far peculiar of the 50° Stormo. With a view to an increasingly careful management of the resources allocated (which for years now affects every component of the State, also as a result of the well-known spending review), to concentrate a given fleet on less bases, if not even to have it on a single basis, as the numbers of the remaining AM Tornado have allowed, leads to economies of scale, thanks to the simplification in every field of management, training and operations. In the specific case, in fact, the widest advantages will probably be realized in some time, when it will be possible to have also all the maintenance of 1° and 2° Technical Level centralized in Ghedi, with its specialist staff. A hundred military of the 50° were in fact transferred to the 6° Stormo, but a good part of them will be daily commuting between the base of Piacenza and that of Brescia. About 150 other ilitary had already had the opportunity to choose another assignment, just to limit as much as possible the remaining personnel in the workforce to 50° Stormo in view of the dissolution. The other components of the 50° Stormo more directly related to its operational life, the airport of S. Damiano and the 155° Gruppo (Squadron) ETS (Electronic Tactical Supression) instead survive. The Stormo was immediately replaced by the Command Airport of Piacenza, which with about 350 troops will keep the runway open during normal working hours, so that S. Damiano remains the first airport alternate of Ghedi. The airport will also continue to host a maintenance activity for the Tornado line, although now the personnel involved in this activity will be part of a separate section of the Gruppo Efficienza Aeromobili of the 6° Stormo. In the meantime, a search is already underway for solutions that allow the airport to be maintained in operational conditions even in medium-long times, including its possible use by the Protezione Civile (Civil Protection). As for the 155° Gruppo ETS, also in that September 14 took place its transition to the dependencies of the 6° Stormo, highlighted by the simultaneous transfer in the afternoon of five Tornado IT-ECR to Ghedi. The few other aircraft remaining to S. Damiano will be transferred at the end of the maintenance work to which they were subjected at the time of the dissolution of 50° Stormo. The new assignment will not change the main role of the 155° Gruppo that therefore remains the SEAD (Supression of Enemy Air Defence), or the contrast and possible destruction of the enemy anti-aircraft system.
The CSMA, Gen. SA Enzo Vecciarelli, while it passes in review the deployment of the 50° Stormo to the beginning of the ceremony.
A moment of the 50° Stormo farewell ceremony at the maintenance hangar on the morning of 14 September 2016: Col. Vincenzo Ruggiero, the last commander of the Stormo, is preparing to receive and wrap the war flag of the unit, which will then be transferred and kept at the Altar of the Fatherland in Rome.
The flight line of the five Tornado IT-ECR transferred on 14 September to Ghedi.
Taxiing to take off. The aircraft are fully configured: two sub-tank, BOZ self-protection pods towards the wing ends and one or two examples of the AGM-88 HARM anti-radiation missile training version to ventral attacks. Some aircraft also mount to the inner sub beam another training load, that of the air-to-air missile AIM-9L.
The formation of the five IT-ECR flies over the track of San Damiano for a final greeting.
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The author would like to thank the Col. Vincenzo Ruggiero and the Capt. Michele Iacobuono Images and text by Renzo Sacchetti September 2016 |
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