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La Repubblica Dominicana occupa la parte orientale dell'isola di Hispaniola con una superficie di 48.442 kmq sui 76.192 dell' intera isola, che è la seconda per grandezza delle Antille dopo Cuba, e la cui parte occidentale è occupata da Haiti.
Senza cadere nei soliti stereotipi è a tutti gli effetti un "paradiso tropicale", offre ben 1.576 chilometri di coste con spiagge di sabbia bianchissima ed è una delle destinazioni turistiche principali dei Caraibi.
Il paese viene infatti visitato da circa un milione e mezzo di stranieri ogni anno prevalentemente per scopi turistici, che lo raggiungono grazie ad un buon sistema aeroportuale, il cui principale rappresentante è l'Aeroporto Intercontinentale della capitale Santo Domingo, dove è concentrato il maggior flusso di traffico aereo operante con voli di linea ed una parte più esigua con voli charter; mentre a nord con l'aeroporto di PuertoPlata e ad est con l'aeroporto di PuntaCana vengono effettuati i principali collegamenti con voli charter provenienti dall’Europa e dal nord America, grazie alla loro vicinanza alle più note località turistiche, solo una piccolissima parte del traffico aereo viene assorbita dall'aeroporto di La Romana, in questo caso i voli sono provenienti esclusivamente dal nord America; infine Herrera, il secondo aeroporto di Santo Domingo è destinato solo ai velivoli privati provenienti dalla zona Caraibica e dal nord America. Il sistema aeroportuale dominicano non è certo paragonabile a quello occidentale, ma nemmeno a quello della vicinissima Cuba, l'altra grande isola dei Caraibi; infatti per i residenti, circa sei milioni di abitanti, viste le loro precarie condizioni economiche non costituisce affatto un mezzo di trasporto conveniente. Nonostante le reti stradali non sono certo in ottimo stato e quelle ferroviarie praticamente al servizio delle grandi aziende agricole per il trasporto dei loro prodotti (zucchero, cacao, caffè, banane), lo sviluppo del trasporto aereo è volto solo all'incremento del turismo, divenuto un importante settore per il rilancio economico dell'isola. Non va dimenticato infatti che la Repubblica Dominicana essendo rimasta sotto la dittatura di Rafael Trujillo dal 1930 al 1961, è tra i paesi dell'area caraibica ancora oggi in via di sviluppo, con la maggioranza della popolazione che si dedica principalmente all'agricoltura.
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AEROPORTO INTERNAZIONALE DI SANTO DOMINGO


L'aeroporto di Las Americas è situato su di una penisola distante circa 25 Km dalla capitale ed è raggiungibile percorrendo l'autostrada n°3, mentre per chi proviene dalle zone ad est del paese i collegamenti sono costituiti da strade provinciali non facilmente percorribili a causa della precaria manutenzione applicata ad esse; come facilmente intuibile questo aeroporto costituisce un cardine fondamentale nel trasporto aereo della nazione, nel quale transitano circa due milioni di passeggeri l'anno, ed una quantità notevole di merci in parte trasportate dai velivoli di linea e in minor quantità dai velivoli delle compagnie cargo basate nell'aeroporto.
Di concezione molto moderna la struttura dell'aerostazione è suddivisa in tre piani: il piano terra è utilizzato per gli arrivi e tutte le operazioni inerenti (ritiro bagagli, dogana, taxi e autobus); il piano rialzato è adibito alla zona partenze (biglietterie, check in, uffici e banchi compagnie, bar, ristoranti, negozi e duty free); il primo piano è occupato esclusivamente dagli uffici dei vari enti che gestiscono l'aeroporto (sicurezza, amministrazione, CDA e ARO).
AILA (Aeroporto Internazionale Las Americas) è la società incaricata della gestione dell'aeroporto, nonché responsabile di tutti i servizi aeroportuali, tranne della sicurezza che, punto in comune di molti paesi del Sud America, è fornita solamente da personale militare dell'Esercito Nazionale oppure dalla Forza Aerea dominicana.
Le operazioni di imbarco e sbarco dal terminal avvengono tramite sei finger e in alcuni casi con i sistemi tradizionali; l'unica pista presente è direzionata 17/35 ed ha una lunghezza di 4000 mt., un raccordo parallelo permette il rullaggio dei velivoli verso e dal piazzale, il quale è destinato prevalentemente al parcheggio di aeromobili appartenenti alle compagnie di linea che collegano regolarmente questo aeroporto con le principali città del continente europeo e di quello delle americhe, le più rappresentative sono:
American, Iberia, Viasa, Copa Panama, Continental, Air France, TAP, Alitalia, American Eagle, Cubana, Aero Caribbean, ALM, APA, ACES, LTU, Britannia, Condor, Aerotour Dominicana , Dominicana, Martinair, Lauda Air.
L' assistenza a tutti i velivoli è garantita dalla DSA una societa locale come lo è la ROCA che si occupa del servizio Catering, mentre per i velivoli di compagnie statunitensi il catering è fornito dalla DOOBS anch'essa made in USA.
La zona a nord è occupata dal Cargo Center, dove hanno sede le compagnie che effettuano esclusivamente voli per trasporto merci, TRADO,Aeromar, Aerochago, AMSA, TFA le quali hanno a loro disposizione un buon numero di capannoni che permettono di immagazzinare le merci in attesa di essere trasferite, mentre il piazzale è letteralmente intasato da velivoli a pistoni (DC 3, DC 4, DC 6, DC 7, C 46, CV 240, CV 440 e Super Constellation) delle già citate compagnie, i collegamenti cargo vengono esclusivamente svolti verso il Sud America, in quanto questa tipologia di velivoli, da circa due anni, non sono più autorizzati ad effettuare collegamenti per Miami e San Juan (Portorico), a causa delle nuove leggi sul traffico aereo in vigore negli Stati Uniti; molti di questi aerei visto il poco spazio a loro disposizione sul piazzale e il loro crescente inutilizzo, sono stati "parcheggiati" sul prato adiacente e dato il loro stato di abbandono si possono considerare molto vicini all'anticamera della demolizione.
La zona tecnica e base logistica della compagnia di bandiera Dominicana de Aviacion è dislocata a sud dell'aeroporto, qui grazie ad un hangar ed a una parte di piazzale può svolgere i lavori di manutenzione sui propri velivoli.

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 AEROPORTO INTERNAZIONALE DI PUNTACANA


Nostro punto di arrivo nella Repubblica Dominicana dopo un volo ETOPS 160 di 4.470 miglia, con un B 767 della compagnia Air Europe, marche EI-CJA, siamo partiti da Milano Malpensa, abbiamo sorvolato le Azzorre, e successivamente fatto scalo a Saint Marteen per lo sbarco e imbarco di turisti diretti che hanno scelto la nota isola anch’essa caraibica, infine l’arrivo a Puntacana. Durante il lungo volo ho potuto apprezzare l 'ottimo servizio a bordo e soprattutto con mio grande interesse ho potuto avere una conversazione con il Comandante Mike Probert molto gentile nel delucidarmi su alcune mie curiosità riguardo il tragitto effettuato.
Scendendo dall'aereo, nonostante fosse notte l'impressione è notevole nel vedere l'aerostazione completamente costruita in legno e avente come tetto un incredibile intreccio di foglie di palme.
Qualche giorno dopo effettuando la visita abbiamo potuto apprezzare meglio l'incredibile lavoro effettuato, e siccome l'unica struttura in cemento è la torre di controllo, pensare ad una aerostazione fatta in questo modo, nella quale transitano circa 400.000 passeggeri l'anno, non è stato facile credere che fosse possibile da realizzare, ed un ulteriore caratteristica molto rara di questo aeroporto è che è privato, proprietario è il Sig.re Frank R.Ranieri, molto cortese e solerte nel concedere l'autorizzazione ad effettuare il servizio giornalistico. L'aeroporto è situato in una zona molto ricca di vegetazione e dista 20km dalle principali mete turistiche di Arena Gorda e Bavaro.
La direzione dell'Aeroporto è affidata per la parte tecnica alla AIPC.(Aeroporto Internazionale PuntaCana),mentre per l'amministrazione e la sicurezza è affidata ai militari dell'Esercito Nazionale e della Fuerza Aerea Dominicana.
L'aerostazione, come già descritto molto caratteristica, è divisa in due parti collegate tra di loro, una per le partenze con Snack Bar, sala di Attesa, 4 check in, ed una più piccola per gli arrivi; esiste una sola pista di 3.500mt senza raccordo di rullaggio che collega il piccolo piazzale avente una capienza massima per quattro Wide Body, mentre una parte più piccola è destinata ai velivoli da turismo delle compagnie TRADO, SA Dominicano, SA Professional con velivoli leggeri oppure con i DH HERON, i Short S 3-60, e i comunissimi Dhc 6 Twin Otter.
La società Airline System si occupa dell'assistenza agli aeromobili mentre la Texaco fornisce il carburante alle compagnie che operano sull'aeroporto, i principali collegamenti aerei sono effettuati da: Condor, Britannia, Viasa, Hapag Lloyd, Spanair, Air Europe, Lauda Air, Pluna, Ladeco, Air Europa, Aero Cancun, Sobelair, Martinair, Balair-CTA, LTU, Dominicana, North American, Royal Airlines, Taesa; per un volume di traffico sicuramente non intenso ma ben distribuito lungo tutto l'arco della settimana con una media giornaliera di sei \sette voli.

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AEROPORTO INTERNAZIONALE DE PUNTA AGUILA LA ROMANA


Situato a 100km da Santo Domingo e circa altrettanti da PuntaCana, questo piccolo aeroporto provinciale è ubicato in una zona del paese ricca di attrazioni turistiche, infatti si trova molto vicino al Parco Nazionale del Este, e al fiume Riu Chavon, frequentatissima meta dagli stranieri, reso famoso oltre che dalla sua splendida vegetazione anche dal fatto che sono state girate alcune riprese dei film "Rambo 2" e "Apocalypse Now".
L'aeroporto è parte integrante del più grosso complesso turistico di La Romana "Casa de Campo" nonché il più importante centro di golf delle Antille, che lo contorna con i suoi immensi giardini; un' altra caratteristica peculiare che lo rende molto "simile" ai nostri aeroporti è una splendida recinzione di legno bianco alta 50cm, sicuramente paragonabile alle nostre reti alte due metri!
L'organizzazione aeroportuale è gestita come in tutti gli aeroporti dello stato Dominicano da un ente governativo in questo ambito dalla AIPA (Aeroporto Internazionale Punta Aguila), mentre il servizio a terra, essendo gli unici voli regolari per San Juan e Miami eseguiti dalla compagnia American Airlines la stessa si occupa del check in, assistenza agli aeromobili e al catering; questi voli vengono effettuati tutti i giorni con B 727 per Miami e S 3-60 per San Juan.
Da questo aeroporto operano inoltre esclusivamente per voli turistici due Let 410 della VZ AIR con bandiera e marche Sao Tome e Principe ed un Dhc 6 ed un Bn 2A della SA Professional più altri velivoli leggeri meno capienti; anche in questo caso esiste una sola pista di lunghezza inferiore ai 3.000 mt senza raccordo di rullaggio ed è stato possibile constatare con l'atterraggio di un B 727, le dimensioni ridotte e la minima capienza del piazzale.

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Al termine del nostro viaggio nella realtà aeroportuale della Repubblica Dominicana la prevalente impressione e considerazione è che, molti sono stati gli sforzi effettuati da questo popolo per arrivare ad ottenere un buon sistema di infrastrutture per il trasporto aereo, ma purtroppo non è evidente la volontà di evolvere questo settore.
In un certo senso stanno vivendo di rendita in quanto molti sono i progetti per la costruzione di nuovi e sempre più accoglienti complessi turistici, ma sono quasi inesistenti i progetti per l'ampliamento degli aeroporti.
 
Gli autori desiderano ringraziare il Sig.re Angel A. Ferreras (Las Americas), i Sigg. Carraco Fauto e Edoardo Montero (Puntacana) e il Sig.re Mario Oaedej (La Romana). 
Foto e testo di Giorgio Ciarini e Michelon Manuela 
Pubblicato su JP 4 febbraio 1996  
Settembre 1995 

 

English translation by Dario Cocco

The Dominican Republic occupies the eastern part of the island of Hispaniola with an area of 48,442 sq km over the total of 76,192 sq km of whole island, which is the second largest of the Antilles after Cuba, with the western part being occupied by Haiti.
Without falling into the usual stereotypes it is really a "tropical paradise", offering 1,576 km of coastline with beaches of white sand and is one of the main tourist destinations in the Caribbean.
The country is visited by nearly a half million foreigners each year, mainly for tourist purposes, who achieve this thanks to a good airport system, the most important being the Intercontinental Airport of the capital Santo Domingo, where is concentrated the highest air traffic flow both by scheduled flights and charter flights, while in the north the airport of Puerto Plata and at the east the airport of Punta Cana there is a constant traffic of charter flights from Europe and from North America, thanks to their proximity to the most popular holiday destinations. Only a small part of air traffic is absorbed from the airport of La Romana, in this case the flights are coming exclusively from north America and finally Herrera, the second airport of Santo Domingo is only for private planes coming from the Caribbean region and North America.
The Dominican airport system is not comparable to the Western standards, but it is not even close to that of Cuba, the other major island in the Caribbean, in fact for the residents, about six million people, given their precarious economic situation flying is not a convenient means of transportation. Although the roads are certainly not in excellent condition and the railway practically serving large companies to transport their agricultural products (sugar, cocoa, coffee, bananas), the development of aviation is only pursued for an increase of tourism which became an important sector for the economic recovery of the island. It should not be forgotten that the Dominican Republic, since remained under the dictatorship of Rafael Trujillo from 1930 to 1961, is among the Caribbean countries still under developing, with the majority of the population mostly dedicated to agriculture.

SANTO DOMINGO INTERNATIONAL AIRPORT


Las Americas airport is situated on a peninsula about 25 km from the capital and can be reached by taking Highway No. 3, while those coming from the eastern part of the country connections are made up by provincial roads not always in good shape due to precarious maintenance. As can easily be understood this airport is a fundamental cornerstone in the nation's air transportation, as from here transit approximately two million passengers a year, and a substantial amount of goods is transported by passenger and in smaller quantity by aircraft cargo companies based at the airport.
The terminal is of very modern design and is divided into three floors: the ground floor is used for arrivals and related operations (baggage claim, customs, taxis and buses), the mezzanine is used as the departure area (ticketing, check-in, airline offices, banks, bars, restaurants, shops and duty free), the first floor is occupied exclusively by the offices of various agencies that manage the airport (security, administration, CDA and ARO).
AILA (Las Americas International Airport) is the company responsible for managing the airport which is in charge for all airport services, except the security that, likewise in many other South American countries, is only provided by military personnel of the Army National or from the Dominican Air Force.
The operations of embarking or disembarking from the terminal is via six loading brodges and in some cases with traditional systems, the only runway is oriented 17/35 and has a length of 4000 m. A parallel taxiway allows the aircraft to taxi to and from the apron, which is primarily intended to parking of aircraft belonging to airlines that regularly connect this airport with the principal cities of Europe and that of the Americas, the most representative are: American, Iberia, Viasa, COPA Panama, Continental, Air France, TAP, Alitalia, American Eagle, Cubana, Aero Caribbean, ALM, APA, ACES, LTU, Britain, Condor, Aerotour Dominicana, Dominicana, Martinair, Lauda Air.
The handling to all aircraft is guaranteed by DSA, a local company, while ROCA is responsible for the catering service. Catering for the aircraft of U.S. airlines is provided by DOOBS an american company.
The northern part of the airport is occupied by the Cargo Center, hosting companies engaged exclusively for freight flights, TRADO, Aeromar, Aerochago, AMSA, TFA which have at their disposal a number of warehouses for the storage the goods waiting to be transported, while the apron is literally clogged with piston-engine aircraft (DC 3, DC 4, DC 6, DC 7, C 46, CV 240, CV 440 and Super Constellation) of the aforementioned companies, the links are exclusively cargo carried to South America, because this type of aircraft, since about two years, are no longer allowed to make connections to Miami and San Juan (Puerto Rico), because of new laws on air traffic in force in the United States. Many of these aircraft, considering the little space available due to their increasing little use, have been "parked" on the lawn and given their state of disrepair can be considered very close to the antechamber of the demolition.
The technical area and logistic base of the airline Dominicana de Aviacion is displaced to the south of the airport, with a hangar and a part of the apron dedicated to the maintenance on their aircraft.

PUNTACANA INTERNATIONAL AIRPORT


Our point of arrival in the Dominican Republic after a 4,470 miles ETOPS 160 flight, onboard an Air Europe B 767, registered EI-CJA, we took-off from Milan Malpensa airport, we flew over the Azores, and then made a stop in St. Maarten for the embarkation and disembarkation of tourists who have chosen this well-known Caribbean island also, finally arriving in Puntacana. During the long flight I could appreciate the good service on board and especially, with my great pleasure, I could have a conversation with Captain Mike Probert who was very nice to satisfy some of my curiosity about the journey made.
Getting off the plane, although it was in the darkness of night, the impression was remarkable to see the airport building completely made of wood with a roof covered with an incredible blend of palm leaves. A few days later, during our airport visit we were able to better appreciate the incredible work done, since the only concrete structure is the control tower. Thinking of a terminal made in this way, which handles approximately 400,000 passengers a year, it is hardly believed that it was possible to realize, and another very peculiarity of this airport is that it is entirely private, the owner being Mr. Frank R.Ranieri, very courteous to give us authorization to realize this journalistic service. The airport is located in an area rich in vegetation and is only 20km away from the main tourist destinations of Arena Gorda and Punta Cana. The operation of the Airport is managed by the AIPC (PUNTACANA International Airport), while for the administration and security is entrusted to the military and the Army National Fuerza Aerea Dominicana.
The terminal, as already said is very characteristic and is divided into two parts connected to each other, one for departures with Snack Bar, Waiting room, 4 check in counters, and a smaller one for arrivals. There is only one 3500 m. runway directly connected to the small apron with a maximum capacity for four Wide Body aircraft, while a smaller part is intended for touristic aircraft of companies TRADO, Dominican SA, SA Professional operating light aircraft such as the DH HERON, the Short S 3-60, and the ubiquitous DHC 6 Twin Otter.
The company Airline System takes care of the handling while Texaco supplies fuel to airlines; the main air connections are made by: Condor, Britannia, Viasa, Hapag Lloyd, Spanair, Air Europe, Lauda Air, Pluna, Ladeco, Air Europa, Aero Cancun, Sobelair, Martinair, Balair-CTA, LTU, Dominicana, North American, Royal Airlines, Taesa, for a volume of traffic not intense but definitely very well distributed throughout the week with a daily average of six to seven flights.

PUNTA AGUILA LA ROMANA INTERNATIONAL AIRPORT


Located 100 km from Santo Domingo and approximately the same distance from PUNTACANA, this small provincial airport is situated in an area of the country rich of touristic attractions being very close to the National Park del Este and the Chavon River, destinations very popular with tourists made famous by its beautiful greenery and by the fact that many scenes were shot here for blockbuster movies such as "Rambo 2" and "Apocalypse Now".
The airport is an integral part of the largest resort in La Romana "Casa de Campo" and the most important golf center of the Antilles, which surrounds it with its extensive gardens; another distinctive feature that makes it very "similar" to our airports is a beautiful 50cm high white wooden fence, hardly comparable to our two meters high security fences! The organization is managed similarly with all other airports of the Dominican Republi by a governmental agency called AIPA (Punta Aguila International Airport), while the service on the ground, being the only regular flights to San Juan and Miami run by American Airlines, deals with the same check-in, assistance to aircraft and catering, and these flights are made every day with B 727 to Miami and S 3-60 to San Juan.
From this airport also operate exclusively for tourist flights two Let 410 of VZ AIR registered in Sao Tome and Principe and a DHC 6 and a Bn 2A of SA Professional plus some other light aircraft. Even here there is only one runway shorter than 3000 meters without parallel taxiway. It was seen, with the landing of a B 727, the small size and the minimum capacity of the apron.
At the end of our visits to the airports of the Dominican Republic the prevailing impression is that many efforts have been made by this people to set up a good infrastructure system for air transport, but unfortunately there is also a lack of willingness to develop this sector.
In a sense they are living on what they have because the many plans for the construction of new and increasingly touristic resorts do not go well with the almost non-existent projects for the expansion of airports.

The authors would like to thank Mr. Angel A. Ferreras (Las Americas), Mr. Carraco Fauto and Mr. Edoardo Montero (Puntacana) and Mr. Mario Oaedej (La Romana). 
Images and text by Giorgio Ciarini and Michelon Manuela 
Published on JP 4 February 1996 
September 1995