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Nell’estate del 2016, tramite l’Addetto Militare dell’ambasciata di Polonia a Roma, ci è stata concessa un autorizzazione fotogiornalistica per visitare le basi aeree principali della Sily Powietrzne (Forza Aerea polacca). La visita prevedeva l’accesso a tre differenti basi aeree, una della difesa aerea, 31.Baza Lotnicza Taktycznego (31.BLT) di Poznañ/Krzesiny, una delle forze aerotattiche, 21. Baza Lotnictwa Taktycznego (21.BLT) di Swidwin ed una dei trasporti, 33.Baza Lotnictwa Transportowego (33.BLTr) di Powidz.
La nostra necessità di visitare anche un reparto da addestramento, per completare una visione di tutte le specialità, non si è resa possibile a causa della criticità della linea di volo dei TS 11 Iskra, ormai alla fine della loro vita operativa ed in attesa della consegna dei primi Leonardo M 346 Master, la cui commessa era stata finalizzata un paio di anni prima.
Confrontando la nostra visita dei primi anni novanta con quella odierna, la Sily Powietrzne ci è apparsa radicalmente cambiata, sia nei tipi di velivoli in linea (in particolare per gli F 16 e per i C 130), che nelle infrastrutture e nell’organizzazione.
La Polonia è diventata un membro della NATO il 12 marzo del 1999, questo cambiamento epocale si è evidenziato in particolar modo con la visita alla 33.Baza BLTr di Powidz, letteralmente irriconoscibile, non solo per i velivoli, nel 1990 erano stanziati i Sukhoi Su 20 e Su 22, ora gli Hercules.
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La 31.Baza Lotnicza Taktycznego (31.BLT) si trova a Poznañ/Krzesiny, è sede della Divisione 2. Skrzydło Lotnictwa Taktycznego (2.SLT).
Poznañ è una città della Polonia occidentale posta sul fiume Warta, con una popolazione di mezzo milione di abitanti, è famosa per la sua Università e per il centro storico con i suoi palazzi rinascimentali della vecchia piazza del mercato.
La base aerea è collocata a pochi chilometri dal centro cittadino, ospita dalla fine del 2006 due Squadron dotati di F 16C/D Block52CF, il 3. Eskadra Lotnictwa Taktycznego e il 6. Eskadra Lotnictwa Taktycznego, il 3.elt ha avuto in dotazione fino alla fine del 2003 i MiG 21bis, mentre il 6.elt è molto conosciuto, soprattutto dagli addetti ai lavori, in quanto è un reparto membro della NATO Tiger Meet Association. Entrambi i gruppi di volo ci hanno accolto con la massima cordialità e disponibilità fornendoci ogni informazione disponibile e soprattutto offrendoci le migliori condizioni per scattare le immancabili fotografie.
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Alla fine della visita abbiamo scoperto con sorpresa che l’attività fotografica non era finita.
I nostri accompagnatori hanno voluto mostrarci una collezione di velivoli storici dell’Aviazione polacca mantenuti in perfette condizioni, essi erano ricoverati all’interno di un ampio hangar del reparto manutentivo.
Su nostra esplicita richiesta sono stati trainati sul piazzale dove per poco tempo hanno riguadagnato un aspetto quasi operativo .
Un esame da vicino ha mostrato una cura davvero particolare anche dei minimi dettagli.
Ci è stato spiegato che erano il frutto di un accurato lavoro di restauro svolto con grande passione e competenza dal personale tecnico della base e dai volontari della facoltà di ingegneria dell’Università di Poznan; un vero esempio di come preservare i velivoli; considerato che sono la storia di un importante Forza Aerea dell’Europa centrale che per molti decenni ha fatto parte del Patto di Varsavia.
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21. Baza Lotnictwa Taktycznego (21.BLT) di Swidwin è il “nido” degli ultimi “Fitter” polacchi, è sede della Divisione 1. Skrzydło Lotnictwa Taktycznego (1.SLT).
Con la chiusura della base aerea di Miroslawiec, sede dell’8.elt, la base aerea numero 21 di Swidwin è appunto rimasta l’unica ad ospitare i superstiti dei 90 Su 22M-4 e dei 20 Su 22UM-3K entrati in linea a partire dal 1984.
I 26 monoposto M-4 ed i sei UM-3K rimasti sono ora inquadrati nei due Squadron, 40.elt e 8.elt, di appoggio tattico e ricognizione tattica. La base aerea di Swidwin sarà molto probabilmente la location che vedrà la fine operativa degli ultimi Fitter in Europa.
La città di Swidwin nella Pomerania occidentale, è dominata dal ben conservato castello medievale di cavalieri, raffigurato nello stemma della base aerea; in Polonia era una consuetudine dare il nome della vicina città alle installazioni militari.
L’omonimo distretto di Swidwin è scarsamente abitato; per i Fitter, notoriamente velivoli molto rumorosi, è un ottima zona di operazione con la possibilità di impiego a bassa quota. Con la vicinanza dei poligoni di Drawsko e Nadarzyce, e gli aeroporti di Goleniow e Miroslaviec chiusi al traffico civile, si raffigura un ambiente ideale per l’addestramento di un pilota tattico.
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Durante la nostra permanenza a Swidwin il Comandante del reparto tecnico ha voluto evidenziare alcuni velivoli appena riconsegnati da un importante aggiornamento eseguito presso la fabbrica militare WZL-2., che interessava 18 velivoli in tutto, scelti tra quelli meno usurati della flotta.
I Fitter usciti da questa sorta di tardiva MLU (Mid-Life Upgrade), mostravano anche la nuova livrea a due toni di grigio, mettendo così in risalto l’insegna di nazionalità bianco e rossa.
Il cockpit, ancora di tipo analogico, mostrava però alcune modifiche importanti introdotte nel corso della recente modernizzazione; con l’installazione di GPS, TACAN e un sistema di identificazione IFF (Identification Friend or Foe) portato allo standard NATO, nonché l’installazione di apparati radio VHF/UHF, di navigazione ILS, al posto del russo PRMG.
All’esterno queste modifiche erano rivelate da alcune alette disposte sulla fusoliera. Singolare la posizione dell’illuminatore laser Klon 54, nel cono diffusore della presa d’aria.
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A Swidwid siamo stati anche ospiti del 1. Grupa Poszukiwawczo-Ratownicza dotato di elicotteri PZL W 3RL Sokol, una unità con compiti di ricerca e soccorso, e di supporto ai due Squadron della base, ma impiegati anche attivamente per il soccorso della popolazione civile in una zona disagiata e disabitata della nazione.
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L’ultima base aerea che abbiamo visitato è la 33.Baza Lotnictwa Transportowego (33.BLTr) di Powidz, sede del 3. Skrzydło Lotnictwa Transportowego (3.SLT).
Powidz è un villaggio di appena 1.000 abitanti della Contea di Slupca, nella Polonia centro-occidentale, non molto distante da Poznan. Non c’è nulla che meriti una visita con una eccezione, la base aerea. Ed è per visitare questa importante installazione che siamo andati a Powidz due volte, ora, e ben 25 anni addietro. La prima visita è stata svolta nel maggio del 1991, quando era sede del 7 Reggimento da Bombardamento e Ricognizione (7PLM-BR) e articolato su ben tre Gruppi di Volo, allora era alle dipendenze della 3^ Divisione “Bramderburka” con sede a Wroclaw.
I velivoli impiegati erano i Fitter C (Sukhoi 20), Fitter K (Sukhoi 22M) e Fitter G (Sukhoi 22UM), oltre agli immancabili TS-11 Iskra. In quella visita ci venne data la possibilità di assistere ad una giornata di volo standard, che come d’uso nel Patto di Varsavia aveva frequenza settimanale, con 16 velivoli che si alternavano per otto ore sul vicino poligono in missioni di tiro e ricognizione.
Già allora erano comparse sulla coda dei Fitter le insegne del Reggimento di appartenenza, anche se proibite ai tempi della Repubblica Democratica; erano i primi timidi segni del cambiamento, era stata anche l’ultima occasione per vedere all’opera i Sukhoi 20, che sarebbero stati radiati nella metà degli anni 90.
Passarono gli anni ed anche i Sukhoi 22 lasciarono Powidz per essere concentrati a Swidwin, ed il 7PLM-BR venne sciolto.
Con l’addio dei Fitter a Powidz sono arrivati i primi C 130E inquadrati nella 14.Eskadra Lotnicza affiancando i PZL Mielec M 28TD, così di fatto viene cambiato il ruolo della base aerea.
Il primo di otto C 130E Hercules donati a titolo gratuito dal Governo degli Stati Uniti è arrivato a Powidz nel 2010.
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Con l’arrivo dei C 130 la Forza Aerea ha acquisito un’indispensabile capacità, per una Forza Aerea moderna, di proiezione per partecipare alle sempre più frequenti missioni internazionali della NATO.
Un ulteriore novità, impensabile ai tempi del comunismo, vedere sui tre C 130E presenti delle particolari “nose art”, caratteristica molto comune sui velivoli alleati della 2^ Guerra Mondiale, totalmente proibite, come anche le insegne di reparto, sui velivoli delle forze aeree aderenti al Patto di Varsavia.
Erano: il C 130E serial 1501 (4428) con nose art “Queen”, il C 130E serial1504 (4435) ”Charlene” ed il C 130E serial 1505 (4415) ”Dreamliner”.
Alla 33.Baza abbiamo trovato anche i PZL Mielec M-28TD impegnati in aviolanci, e l’intera flotta dei Casa C295M del 13.el di Cracovia distaccati momentaneamente a Powidz.
Un’altra particolarità che abbiamo potuto constatare era l’uso estensivo della lingua inglese da parte del personale di ogni genere e grado, situazione che per ovvi motivi nel 1991 era pressoché inesistente.
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Foto e testo di Elio Viroli e Stenio Bacciocchi
Luglio 2016

 

English translation

In the summer of 2016, through the Military Attaché of the Polish embassy in Rome, we were granted a photojournalistic authorization to visit the main air bases of the Sily Powietrzne (Polish Air Force). The visit provided access to three different air bases, one of the air defense, 31.Baza Lotnicza Taktycznego (31.BLT) of Poznañ/Krzesiny, one of the air tactical forces, 21. Baza Lotnictwa Taktycznego (21.BLT) of Swidwin and one of the transports, 33.Baza Lotnictwa Transportowego (33.Bltr) of Powidz.
Our need to visit also a training department, to complete a view of all the specialties, was not possible due to the criticality of the flight line of TS 11 Iskra, now at the end of their operational life and waiting for the delivery of the first Leonardo M 346 Master, whose contract had been finalized a couple of years earlier.
Comparing our visit in the early nineties with today, the Sily Powietrzne appeared to us radically changed, both in the types of aircraft in line (especially for the F 16 and C 130), and in infrastructure and organization.
Poland became a member of NATO on March 12, 1999, this epochal change was highlighted in particular with the visit to the 33.Bltr Baza of Powidz, literally unrecognizable, not only for aircraft, in 1990 were stationed the Sukhoi Su 20 and Su 22, now the Hercules.
The 31.Lotnicza Taktycznego Baza (31.BLT) is located in Poznañ/Krzesiny, is home to Division 2. Skrzydło Lotnictwa Taktycznego (2.SLT).
Poznañ is a city in western Poland located on the Warta River, with a population of half a million, is famous for its University and the old town with its Renaissance palaces of the old market square.
The air base is located a few kilometers from the city center, since the end of 2006 hosts two Squadrons equipped with F 16C/D Block52cf, the 3. Eskadra Lotnictwa Taktycznego and the 6. Eskadra Lotnictwa Taktycznego, the 3.elt had in endowment until the end of 2003 the Mig 21bis, while the 6.elt is well known, especially by insiders, as it is a member unit of the NATO Tiger Meet Association. Both flight groups welcomed us with the utmost friendliness and availability providing us with every information available and above all offering us the best conditions to take the inevitable photographs.
At the end of the visit we discovered with surprise that the photographic activity was not over.
Our dates wanted to show us a collection of historical aircraft of the Polish Air Force kept in perfect condition, they were housed in a large hangar of the maintenance department.
At our explicit request they were towed to the square where for a short time they regained an almost operational aspect .
A close examination showed a very special care even of the smallest details.
We were told that they were the result of careful restoration work carried out with great passion and competence by the technical staff of the base and volunteers of the engineering faculty of the University of Poznan; a true example of how to preserve aircraft; whereas they are the story of an important Central European Air Force that has been part of the Warsaw Pact for many decades.
21. Baza Lotnictwa Taktycznego (21.BLT) di Swidwin is the "nest” of the last poland “Fitter”, is the home of the Division 1. Skrzydło Lotnictwa Taktycznego (1.SLT).
With the closure of Miroslawiec Air Base, home to the 8.elt, Swidwin Air Base 21 remained the only one to accommodate the survivors of the 90 Su 22M-4 and 20 Su 22UM-3K entered in service since 1984.
The 26 M-4 single-seaters and the six remaining UM-3K are now on duty in the two Squadron, 40.elt and 8.elt, tactical support and tactical reconnaissance. The Swidwin air base will most likely be the location that will see the operational end of the last Fitters in Europe.
The city of Swidwin in Western Pomerania is dominated by the well-preserved medieval castle of knights, depicted in the coat of arms of the air base; in Poland it was customary to give the name of the nearby city to military installations.
The homonymous district of Swidwin is sparsely inhabited; for Fitters, notoriously very noisy aircraft, is an excellent area of operation with the possibility of flying at low altitude. With the proximity of the Drawsko and Nadarzyce polygons, and the airports of Goleniow and Miroslaviec closed to civilian traffic, it depicts an ideal environment for training a tactical pilot.
During our stay in Swidwin the Commander of the technical department wanted to highlight some aircraft just returned from a major upgrade performed at the military factory WZL-2., which involved 18 aircraft in all, chosen from the least worn of the fleet.
The Fitters, out of this sort of late MLU (Mid-life Upgrade), also showed the new two-tone gray livery, thus highlighting the white and red nationality sign.
The cockpit, still of analog type, however, showed some important changes introduced during the recent modernization; with the installation of GPS, TACAN and an IFF (Identification Friend or Foe) identification system brought to the NATO standard, as well as the installation of VHF/UHF radio equipment, ILS navigation, in place of the Russian PRMG.
On the outside these modifications were revealed by some wings arranged on the fuselage. Singular is the position of the Klon 54 laser illuminator in the diffuser cone of the air intake.
In Swidwid we were also guests of the 1. Grupa Poszukiwawczo-Ratownicza equipped with helicopters PZL W 3RL Sokol, a unit with search and rescue tasks, and support to the two Squadrons of the base, but also actively employed for the relief of the civilian population in a deprived and uninhabited area of the nation.
The last air base we visited was the 33.Baza Lotnictwa Transportowego (33.Bltr) in Powidz, home of the 3. Skrzydło Lotnictwa Transportowego (3.SLT).
Powidz is a village of just 1,000 inhabitants of Slupca County, in central-western Poland, not far from Poznan. There’s nothing worth visiting with an exception, the air base. And it is to visit this important installation that we went to Powidz twice now and 25 years ago. The first visit was made in May 1991, when it was home to the 7 Bombing and Reconnaissance Regiment (7PLM-BR) and articulated on three Flight Groups, then it was under the 3 Division "Bramderburka" based in Wroclaw.
The aircraft used were the Fitter C (Sukhoi 20), Fitter K (Sukhoi 22M) and Fitter G (Sukhoi 22UM), in addition to the inevitable TS-11 Iskra. In that visit we were given the opportunity to attend a standard flight day, which as usual in the Warsaw Pact had a weekly frequency, with 16 aircraft alternating for eight hours on the nearby range in missions of shooting and reconnaissance.
Already then the insignia of the Regiment had appeared on the tail of the Fitter, even if forbidden at the time of the Democratic Republic; were the first timid signs of change, it was also the last chance to see at work the Sukhoi 20, who would be withdrawn from use in the mid-90s.
Years passed and even the Sukhoi 22 left Powidz to be concentrated in Swidwin, and the 7PLM-BR was disbanded.
With the farewell of the Fitters to Powidz came the first C 130E framed in the 14.Eskadra Lotnicza flanking the PZL Mielec M 28TD, so in fact the role of the air base is changed.
The first of eight C 130E Hercules donated free of charge by the United States Government arrived in Powidz in 2010.
With the arrival of the C 130 the Air Force has acquired an indispensable capacity, for a modern Air Force, projection to participate in the increasingly frequent international missions of NATO.
A further novelty, unthinkable at the time of communism, see on the three C 130E present of the particular "nose art", very common feature on the allied aircraft of World War II, totally prohibited, as well as the unit insignia, on aircraft of the air forces participating in the Warsaw Pact.
They were: the C 130E serial 1501 (4428) with nose art "Queen", the C 130E serial 1504 (4435) "Charlene" and the C 130E serial 1505 (4415) "Dreamliner".
At 33.Baza we also found the PZL Mielec M-28TD engaged in airdrop, and the entire fleet of the Casa C295M of 13.el of Krakow temporarily detached to Powidz.
Another special feature we saw was the extensive use of the English language by staff of all kinds and levels, a situation which, for obvious reasons, was virtually non-existent in 1991.

Images and text by Elio Viroli and Stenio Bacciocchi
July 2016