“Che fine fanno gli inconvenienti di volo?”
E’ una domanda che tutti noi ci siamo fatti. Il riporto degli eventi che possono rappresentare un pericolo per la condotta in sicurezza del volo è ormai una parte integrante del nostro modo di fare, della nostra cultura aeronautica. Vogliamo condividere un’esperienza negativa con altri in modo che possano imparare da quanto ci è successo (la maggior parte degli inconvenienti sono a fattore umano, quindi si può veramente parlare di “imparare dai propri errori”). L’inconveniente di volo è fondamentalmente una forma di comunicazione. Altre volte, però gli inconvenienti prendono una strada diversa, grazie anche all’intraprendenza, lungimiranza e dedizione che caratterizzano il personale dell’Aeronautica Militare. A metà del 2005 sono stati introdotti in linea i primi SF 260EA: velivoli nuovi, con avionica aggiornata, più rispondenti alle necessità addestrative dei nuovi programmi delle scuole di volo dell’AM. Subito ci si chiese: “Ma perchè non li hanno dipinti di arancione, come i vecchi SF 260AM ?”. La domanda era pertinente, perché ormai si pensava che la colorazione arancione fosse una caratteristica distintiva dei velivoli destinati alle scuole di volo per l’addestramento basico. I vecchi velivoli P 148, MB 326 e SF 260AM erano completamente arancioni. Il velivolo MB 339A (tranne un breve periodo con la livrea bianco e rossa, affettuosamente detta “marlboro”), il G 91T e l’MB 339CD, essendo utilizzati per l’addestramento avanzato hanno, o avevano, solo le estremità di color arancione. In effetti qualche perplessità sulla nuova colorazione era sorta pure a noi della Sicurezza Volo. Gia nel 2003, quando si stava portando avanti il progetto SF 260EA, alla richiesta di un parere sulla colorazione grigia a bassa visibilità che la ditta costruttrice aveva proposto ci esprimemmo negativamente; il commento era stato poi recepito colorando solamente una fascia arancione sui lati esterni delle tip. Bene, queste erano le perplessità, i dubbi del personale coinvolto nell’introduzione del nuovo SF 260EA (almeno sull’aspetto della colorazione). I fatti, in effetti, hanno concretizzato questi dubbi. Dal 2006 ai nostri giorni, ci sono state numerose occasioni in cui la particolare colorazione “low visibility” ha funzionato cosi bene da creare dei problemi nell’applicazione pratica del concetto “see and avoid” per risolvere i conflitti di traffico. Teniamo ben presente che questi velivoli sono destinati all’addestramento basico, vengono pilotati da allievi con poca esperienza (la prima uscita da solista è prevista alla 19ma sortita del programma per il conseguimento del Brevetto di Pilota di Aeroplano). Gli allievi non hanno ancora sviluppato una buona tecnica di “scanning” per osservare lo spazio aereo circostante al velivolo; non hanno ancora una Situational Awareness pienamente acquisita tale, da consentirgli di crearsi uno schema mentale della posizione relativa degli altri traffici ascoltando le chiamate radio. I dati elencati sotto sono gli inconvenienti di volo riportati riguardanti la difficoltà di acquisizione visiva del nuovo velivolo: - 12 settembre 2006; quota 1.350 ft, visibilità +10Km, conflitto di traffico con altro SF 260EA; - 11 gennaio 2007; quota 1.500 ft, visibilità 6Km, conflitto di traffico con altro SF 260EA; - 22 febbraio 2007; quota 1.000 ft, visibilità +10Km, conflitto di traffico con MB 339A. Il personale del 70° Stormo, forte della propria esperienza in campo addestrativo (gli allievi avevano difficoltà ad acquisire i traffici in circuito) e supportato dagli inconvenienti segnalati (la proposta è partita dall’inconveniente del 12 settembre del 2006, particolarmente serio ed allegato alla richiesta di modifica), ha proposto una variante alla colorazione dell’SF 260EA al proprio Alto Comando. Tale proposta conteneva anche delle considerazioni su quanto fatto in proposito da altre nazioni. In particolare, la livrea del velivolo americano T 6 Texan II (destinato all’addestramento basico) ha due colori, blu scuro e bianco, in forte contrasto tra loro e con lo sfondo grigio-azzurro del cielo. Studi recenti effettuati dalla Royal Air Force, hanno evidenziato che il nero è il colore più visibile nel contesto della ricerca visiva dei traffici aerei e di conseguenza hanno modificato la colorazione dei loro velivoli destinati all’addestramento basico. Qualche anno fà, in via sperimentale, alcuni aerei AMX erano stati dipinti con ampie zone nere per aumentare la visibilità da parte dell’avifauna e diminuire cosi la probabilità di bird strike. La proposta è stata accolta dal Comando Scuole, che ha autorizzato ad inoltrare una PMR (Proposta di Modifica di Reparto) al Comando Logistico, con la colorazione che si può vedere nei disegni originali di seguito.
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